A Spazio Reale la giornata di confronto sulla sanità

CAMPI BISENZIO – A Spazio Reale oggi era la giornata di “SanitàdiTutti”, organizzata dalla Regione e da Spazio Reale per discutere della riorganizzazione del sistema sanitario toscano. Presenti 21 tavoli di lavoro con 650 persone, cittadini, operatori, amministratori locali. “Grazie a tutti – ha detto l’assessore al diritto alla salute e al welfare Stefania Saccardi – […]

CAMPI BISENZIO – A Spazio Reale oggi era la giornata di “SanitàdiTutti”, organizzata dalla Regione e da Spazio Reale per discutere della riorganizzazione del sistema sanitario toscano. Presenti 21 tavoli di lavoro con 650 persone, cittadini, operatori, amministratori locali.

“Grazie a tutti – ha detto l’assessore al diritto alla salute e al welfare Stefania Saccardi – grazie di cuore per non averci lasciati soli in questo passaggio cruciale per la nostra sanità. Vi chiediamo di starci vicini nel lavoro che facciamo, non vogliamo farlo in solitario. Tutto quello che avviene nelle stanze dell’assessorato sarebbe inutile se non fosse condiviso con chi quotidianamente lavora nella sanità. Certo, poi noi ci assumiamo la responsabilità delle scelte, ma vogliamo provare a fare squadra, sentirsi tutti pezzi essenziali e determinanti del nostro sistema sanitario”.

I lavori dei tavoli sono andati avanti tutta la mattina. “Anche quest’anno – ha annunciato l’assessore – la Toscana, come già l’anno scorso, sarà prima nella classifica delle Regioni per i Lea, i livelli essenziali di assistenza. Il nostro è un sistema che, con tutti i limiti e le difficoltà, garantisce la migliore risposta ai bisogni delle persone”. “Vorremmo provare a dare della sanità di questa regione un’immagine un po’ più uniforme – ha detto ancora Saccardi, entrando nel merito della riforma -. Uniforme nell’organizzazione e nelle risposte ai bisogni della popolazione. Tre grandi aziende sanitarie ma tante zone territoriali, anche se non 34 come sono ora. La grande novità di questa riforma è proprio la rilevanza che noi vogliamo dare al territorio. Vogliamo investire sulla professionalità degli operatori, dare forza alle eccellenze che abbiamo, ma evitare duplicazioni, anche, perché no?, per fare economie e recuperare risorse. Cercheremo anche di risolvere il problema drammatico delle liste di attesa”.

“Ricordiamo però – ha concluso – che il nostro sistema sanitario è uno dei migliori a livello italiano, ma vorrei dire europeo. In Italia spendiamo il 6-7 per cento del Pil per la sanità, in altri Paesi l’11, negli Usa il 18. Noi investendo meno riusciamo a dare servizi migliori”. Il lavoro dei tavoli è confluito nella seduta plenaria del pomeriggio.