Allagamento in via Rimaggio. La storia di Tina: “Ho avuto paura”

SESTO FIORENTINO – “Ho avuto paura. Quando stanotte, dopo aver sentito un rumore di acqua, ho messo giù un piede dal letto e ho sentito l’acqua che arrivava al polpaccio ho avuto paura, molta”. Tina è ancora scossa. Si guarda attorno e vede la sua casa completamente distrutta dall’acqua. E’ accaduto stanotte attorno alle 3, […]

SESTO FIORENTINO – “Ho avuto paura. Quando stanotte, dopo aver sentito un rumore di acqua, ho messo giù un piede dal letto e ho sentito l’acqua che arrivava al polpaccio ho avuto paura, molta”. Tina è ancora scossa. Si guarda attorno e vede la sua casa completamente distrutta dall’acqua. E’ accaduto stanotte attorno alle 3, quando una tubatura idrica, una delle più importanti sottolinea Publiacqua, si è rotta e l’acqua ha iniziato a fluire come un torrente in piena nelle abitazioni, nei garage, nelle taverne. Tina abita in via Rimaggio la sua casa è su due piani: il primo e il piano seminterrato dove ha ricavato una taverna con un grande acquario che contiene pesci rari. In questa stanza Tina a volte viene a dormire. “Lo faccio – spiega – quando ho voglia di stare vicino ai miei pesci” ed è successo anche ieri sera. “A un certo punto della notte – racconta Tina – ho sentito il rumore di acqua: ho pensato al grande acquario che ho in taverna, ho creduto si fosse rotto, sono scesa dal letto e o sentito l’acqua arrivare al polpaccio. La luce era saltata. Ero al buio con l’acqua in tutta la taverna. Sono stata presa dal panico e ho iniziato a urlare”. Tina e il suo compagno cercano di capire cosa sia accaduto. Poi si rendono conto che l’acqua ha invaso non solo la loro casa, ma anche i garage delle altre abitazioni di via Rimaggio. “Ho chiamato Publiacqua – racconta Tina – sul momento sembravano neppure rendersi conto della situazione che si era creata. La mia fortuna è stata che il salvavita abbia funzionato altrimenti non so cosa sarebbe accaduto”.

Detriti, fango, mobili danneggiati, pareti in legno inzuppate e inutilizzabili, quello che Tina vede con una torcia è una totale distruzione. “Mi ha preso il panico – racconta – l’acqua continuava a salire ed è arrivata fino al terzo scalino della scala che porta al piano superiore. “Ho chiamato la Protezione civile e poi i Vigili del Fuoco che devo ringraziare – racconta Tina – grazie a loro sono iniziati i primi interventi cercando di aspirare l’acqua nella taverna. I tecnici di Publiacqua sono arrivati dopo un’ora, sembravano spaesati, e non riuscivano a trovare la rottura del tubo”.

Adesso via Rimaggio è una strada di fango e detriti, gli stessi che si trovano nella taverna di Tina e nei garage degli altri residenti. “Devo buttare via tutto quello che si trovava in taverna – racconta la giovane sestese – e anche una moto che si trovava in garage: danni enormi ai quali bisogna aggiungere la paura che ho provato”. A distanza di qualche ora la situazione non è cambiata molto: restano il fango e i mobili distrutti, resta la paura dell’acqua che aumenta nella strada e nelle abitazioni. Resta la disperazione. “Come se non bastasse – racconta Tina – mio padre è arrivato oggi dalla Svizzera e dopo aver visto quello che è accaduto ha avuto un malore e ho dovuto chiamare il 118. Soffro di una patologia e questa situazione mi sta danneggiando anche dal punto di vista della salute”.

Adesso la corrente elettrica è tornata, ma la taverna è inutilizzabile, spiega Tina,  in quella stanza non c’è corrente elettrica e anche l’acquario è privo di alimentazione e per la sua dimensione è difficile da spostare. Sembra quasi una battuta, ma l’acqua (potabile) non c’è. E stasera dove dormirà? “Se sarà possibile spero al piano di sopra – dice Tina – altrimenti dovrò ricorrere ad un albergo”.