Avamposti dal Teatro al territorio (1)

CALENZANO – Al centro della scena le tematiche femminili: Avamposti inaugura così domani, 18 settembre la rassegna teatrale al Manzoni. Fino al 26 settembre si alterneranno autori, autrici  e interpreti più interessanti del panorama teatrale italiano con spettacoli in prima nazionale, letture, mises en éspace, vere e proprie novità o con spettacoli ancora in divenire. […]

CALENZANO – Al centro della scena le tematiche femminili: Avamposti inaugura così domani, 18 settembre la rassegna teatrale al Manzoni. Fino al 26 settembre si alterneranno autori, autrici  e interpreti più interessanti del panorama teatrale italiano con spettacoli in prima nazionale, letture, mises en éspace, vere e proprie novità o con spettacoli ancora in divenire.
Il filo conduttore che attraverserà il festival è il rapporto fra madri e figli, più in generale la maternità.
Si inizia il 18 settembre alle 21.30 con una coproduzione Teatro delle Donne-Officine della Cultura che, dopo il successo di “African Requiem”, tornano a collaborare per l’anteprima assoluta di un testo di Laura Forti “Tale madre, tale figlia”. La proposta nasce dall’interprete Amanda Sandrelli che ha trovato in questa prolifica e sorprendente autrice, rappresentata e conosciuta più all’estero che in Italia, la complicità per proporre Michele Hunzikerun testo che riguarda tutte e tutti, perché ognuno di noi è figlio e molti sono o desiderano essere genitori. Musiche di Enrico Fink e scene di Marco Rossi, scenografo del Piccolo di Milano.

Barbara Valmorin il 20 settembre è l’appassionata interprete del testo di Stefano Massini (autore e regista residente al Teatro delle Donne) “I taccuini di Mosella Fitch”, prima parte di un nuovo percorso drammaturgico a tappe. Mosella Fitch viene trovata morta nel giorno del suo ottantesimo compleanno. Accanto al suo corpo, una lettera per il garzone del droghiere, in cui si raccomanda di conservare i suoi taccuini.
Sceglie l’essenzialità Stefano Massini, per rappresentare lo stratificato microcosmo di storie nelle storie della “Creatura di Sabbia” di Tahar Ben Jelloun in scena il 21 settembre con interprete Maria Paiato.
Altra proposta di Massini, The Frozen (L’alba a mezzanotte) un’assoluta novità: uno spettacolo realizzato con un piccolo gruppo di attori  della prima generazione di allievi dei corsi calenzanesi, collocato nei locali della ex-scuola Mascagni (24-25-26/9).
Maternità n° One ovvero il Big Bang, è il testo di Anna Maria Guerrini in scena il 24 settembre.
Amanda_sandrelli“Con questa edizione di Avamposti – spiega Maria Cristina Ghelli, presidente del Teatro delle Donne – vogliamo dare un primo quadro di una realtà disarmante, quella che riguarda tante donne a confronto con la maternità, maternità a cui spesso le giovani donne rinunciano in partenza per le difficoltà, cosa che diventa  causa aggravante della crisi che sta colpendo le giovani generazioni. Avamposti è il festival che apre la stagione autunnale dei festival toscani, anteprima delle stagioni teatrali con studi, letture, mises en éspace, anteprime. Il titolo del festival nasce da due suggestioni. La prima relativa al luogo: Calenzano nasce infatti come villaggio fortificato. Il Castello (uno dei luoghi in cui si svolge il festival) è vigile sentinella delle vie di comunicazione che, risalendo lungo la valle, collegano la piana fiorentina al Mugello. La seconda relativa all’identità del nostro teatro. Una roccaforte, una postazione avanzata, un presidio, un piccolo avamposto per il teatro d’innovazione e gli autori contemporanei, con particolare attenzione verso le autrici e l’universo al femminile”.
Avamposti esce dal Teatro Manzono e va nel territorio: così al Ristorante La Giara alla Casa del popolo di Calenzano verrà presentato “Attenzione alle vecchie signore corrose dalla solitudine”, con cena. Nello spazio del Castello Marion D’Amburgo propone un testo di Giuseppe Cafiero su un singolare e straziante modo di essere “madre”.