Cattivi odori nella Piana, troppe piogge che aumentano la fermentazione dei rifiuti

SESTO FIORENTINO – Notte e giorno il cattivo odore di Case Passerini inonda la Piana. Da qualche giorno sono arrivate segnalazioni a Piananotizie del disagio subito da chi vive tra Campi e Sesto. In particolare il cattivo odore è più frequente la notte nella zona verso Campi Bisenzio e la mattina verso Sesto Fiorentino. Secondo […]

SESTO FIORENTINO – Notte e giorno il cattivo odore di Case Passerini inonda la Piana. Da qualche giorno sono arrivate segnalazioni a Piananotizie del disagio subito da chi vive tra Campi e Sesto. In particolare il cattivo odore è più frequente la notte nella zona verso Campi Bisenzio e la mattina verso Sesto Fiorentino. Secondo quanto riferisce un comunicato del Comune di Sesto, questa situazione dipende dall’attività di compostaggio a Case Passerini in piena attività e condizioni atmosferiche sfavorevoli e non ci sono pericoli per la salute dei cittadini. A causare questi odori cattivi sarebbe, quindi, l’abbondanza di piogge che aumenta la naturale fermentazione, e quindi l’odore,  del materiale organico che viene trasferito al compostaggio.
Nei primi sei mesi dall’anno, sono state avviate a riciclo circa 36mila tonnellate di materiali organici nel polo tecnologico impiantistico di Case Passerini. Un grande quantitativo generato dall’estensione del sistema di raccolta differenziata della frazione organica di origine domestica, uniti ad alti quantitativi di scarto vegetale proveniente da tagli e potature su aree pubbliche e private.
“Abbiamo immediatamente chiesto a Quadrifoglio chiarimenti e rassicurazioni per la salute dei cittadini – ha detto il sindaco Sara Biagiotti – L’impianto è costantemente monitorato anche da Arpat e non c’è alcun rischio per la popolazione. E’ un processo naturale dell’attività di compostaggio, accentuato dalle condizioni atmosferiche particolari di questa estate. Un disagio temporaneo causato da una combinazione di fattori che scomparirà naturalmente”.
Il cattivo odore, peraltro, non può provenire dalla fase di lavorazione vera e propria dei rifiuti organici essendo completamente al chiuso, perfettamente funzionante e costantemente monitorata anche da Arpat. Gli abbattimenti sono realizzati attraverso scrubbers (otto coppie) e biofiltri, con una capacità di trattamento delle arie maleodoranti di 360.000 m3/ora: gli scrubbers lavano l’aria che viene poi filtrata attraverso i biofiltri. Nessun odore inoltre può provenire dalla sezione di selezione dei rifiuti urbani indifferenziati, che lavora essenzialmente frazioni secche di rifiuti, mentre la parte organica selezionata viene velocemente trasferita al compostaggio. E neppure dalla discarica, dove da anni non sono stati più conferiti i rifiuti urbani.