Dal lavoro alla famiglia, Sesto città europea nel programma di Sara Biagiotti

SESTO FIORENTINO – Sesto  città europa, verde e a misura di famiglia. Sono le linee del candidato sindaco Sara Biagiotti sostenuta da una coalizione di centro sinistra che comprende il Partito Democratico, Comunisti per Sesto, Italia dei Valori, Partito Socialista e la lista  “Sesto! Siamo noi – Sara Biagiotti” e raccoglie tanti cittadini e rappresentanti […]

SESTO FIORENTINO – Sesto  città europa, verde e a misura di famiglia. Sono le linee del candidato sindaco Sara Biagiotti sostenuta da una coalizione di centro sinistra che comprende il Partito Democratico, Comunisti per Sesto, Italia dei Valori, Partito Socialista e la lista  “Sesto! Siamo noi – Sara Biagiotti” e raccoglie tanti cittadini e rappresentanti del mondo associativo organizzato, così come esponenti legati ai movimenti laici e cattolici che fanno riferimento in particolare a “Scelta Civica” e “Popolari per Sesto”.

“La coalizione è nata da un confronto serio – ha detto Sara Biagiotti – Vogliamo far diventare Sesto una città europea, verde, a misura di famiglie, imprese,  che difenda e incentivi il lavoro. Nel percorso di costruzione del programma, durante i tanti incontri del mercoledì, abbiamo visto i cittadini riappropriarsi della politica, ritrovare la passione e la voglia di partecipare. L’autoreferenzialità della politica è stata ed è il peggior nemico di una società aperta, trasparente e plurale. La voglia di cambiare è inarrestabile e noi cogliamo questa sfida, ma è già un grande successo aver acceso la speranza di un futuro migliore per Sesto”

Città metropolitana, lavoro, imprese, innovazione e ricerca attraverso un rapporto più diretto con il Polo scientifico universitario, sono alcuni dei punti del candidato Biagiotti.

“I sindaci sono il motore del Partito Democratico e delle alleanze che li sostengono – ha aggiunto Biagiotti-  Un buon sindaco è vicino alla gente, sa ascoltare e farsi interprete dei bisogni. Anche a Sesto Fiorentino questa coalizione vuole sostenere le esigenze di rinnovamento radicale di cui il Paese ha bisogno”