Dipendenti magazzino Mondadori, obiettivo il contratto di ricollocazione

SIGNA – Portare avanti le istanze dei quattordici lavoratori in mobilità a seguito alla chiusura del magazzino di Mondadori Education di Signa. Stamani mattina si è fatto, con una conferenza stampa, il punto sulla situazione dei lavoratori: erano presenti Riccardo Alessi, Andrea Orsi e Gabriele Zuti Giachetti della RSU di Mondadori Education, Emma Picconcelli ed Elisa Romoli dell’agenzia formativa […]

SIGNA – Portare avanti le istanze dei quattordici lavoratori in mobilità a seguito alla chiusura del magazzino di Mondadori Education di Signa. Stamani mattina si è fatto, con una conferenza stampa, il punto sulla situazione dei lavoratori: erano presenti Riccardo Alessi, Andrea Orsi e Gabriele Zuti Giachetti della RSU di Mondadori Education, Emma Picconcelli ed Elisa Romoli dell’agenzia formativa Change e Paolo Bambagioni, consigliere regionale.

Dall’estate scorsa, quando l’azienda ha comunicato la chiusura della sede signese, il Comune di Signa e i sindacati dell’azienda stessa si sono mossi per tutelare la sorte dei lavoratori, anche attraverso incontri con agenzie di supporto alla ricollocazione professionale accreditate dalla Regione Toscana. L’obiettivo è infatti consentire agli ex dipendenti, che dal 31 dicembre scorso sono ufficialmente senza lavoro, di accedere al contratto di ricollocazione per lavoratori in mobilità (istituito dal comma 215 dell’articolo unico della legge di stabilità 2014) che attinge all’apposito Fondo per le politiche attive del lavoro del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.

Il decreto, entrato in vigore da gennaio, propone un metodo sperimentato con successo in Olanda, che permetterebbe agli ex lavoratori dell’azienda di intraprendere un percorso, coordinato dalla Regione, di formazione e reinserimento professionale attraverso l’agenzia Change di Firenze, che si è resa disponibile a dare avvio al progetto in Toscana. Il ruolo della Regione è fare da intermediario per la richiesta dei fondi statali: una volta ottenuti, questi potranno essere convertiti in voucher da destinare ai lavoratori che andranno a coprire le spese per “l’outplacement”, ovvero l’assistenza intensiva nella ricerca del nuovo posto.

“Quello che ci siamo impegnati a fare – commenta Sara Ambra, vicesindaco del Comune di Signa – è stare vicino ai lavoratori, cercando di sensibilizzare le istituzioni a tutti i livelli possibili, compreso il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali che ha prestato attenzione alla questione. Il nostro obiettivo è stato rispondere alle esigenze dei quattrodici ex-dipendenti del magazzino Mondadori e cercare di trovare soluzioni e risorse per rispondere alle loro necessità. Sollecitiamo quindi l’intervento della Regione, che è l’unico organo che può rendere concreto il lavoro fatto finora, perché si possa dare un esito positivo a questa vicenda, ricordando che in ballo c’è il futuro di tante famiglie”.

“La Regione Toscana ha svolto in questi anni un lavoro intenso per portare avanti tutte le forme di politica attiva a tutela dei lavoratori – commenta Paolo Bambagioni–. Relativamente alla vicenda Mondadori, da parte mia seguirò personalmente l’evolversi della situazione per garantire a queste persone il massimo aiuto possibile da parte della Regione. L’accesso al contratto di ricollocazione per lavoratori in mobilità può essere, in questo caso, uno strumento davvero fondamentale per ridare una prospettiva occupazionale concreta”.