Ecco il Cerm al polo: servirà a ricerca e aziende

SESTO FIORENTINO – Una strumentazione di risonanza magnetica d’avanguardia, a servizio della ricerca ma anche delle aziende del territorio. E’ stata inaugurata stamani, al polo scientifico sestese, la nuova struttura del Centro di Risonanze Magnetiche (Cerm) dell’Università di Firenze. Si chiama Cerm-Tt ed è intitolata a Ivano Bertini, fondatore del Centro di ricerca, trasferimento e alta […]

SESTO FIORENTINO – Una strumentazione di risonanza magnetica d’avanguardia, a servizio della ricerca ma anche delle aziende del territorio. E’ stata inaugurata stamani, al polo scientifico sestese, la nuova struttura del Centro di Risonanze Magnetiche (Cerm) dell’Università di Firenze. Si chiama Cerm-Tt ed è intitolata a Ivano Bertini, fondatore del Centro di ricerca, trasferimento e alta formazione dell’Ateneo fiorentino, a tre anni dalla scomparsa. Bertini è stato uno dei primi ricercatori, è stato sottolineato stamani dal direttore del dipartimento di Chimica e rettore appena eletto (si insedierà a novembre) Luigi Dei, “a credere nel trasferimento del polo a Sesto, che all’inizio degli anni Novanta a molti sembrava quasi il ‘far west'”.

L’infrastruttura è stata inaugurata oggi, presenti il rettore Alberto Tesi, il sindaco della Città metropolitana Dario Nardella, il sindaco di Sesto Fiorentino Sara Biagiotti, l’assessore alle attività produttive della Regione Toscana Stefano Ciuoffo, il presidente del Consiglio regionale toscano Eugenio Giani, il direttore del Cerm Lucia Banci, il direttore del Dipartimento di Chimica Luigi Dei, il presidente del Cirmmp (Consorzio Interuniversitario Risonanze Magnetiche di Metallo Proteine) e responsabile del Cerm-Tt Claudio Luchinat, il direttore generale del Cnr Paolo Annunziato e il direttore del Centro di Imaging molecolare di Torino Silvio Aime.

Dell’importanza dello sviluppo del polo scientifico hanno parlato tutti gli intervenuti, nella sala molto affollata. Nardella ha sottolineato che “ben il 2,3% del Pil italiano proviene dalla area metropolitana e di questo, il 40% viene da investimenti di multinazionali che scommettono sul nostro territorio. E’ dunque fondamentale richiamarle e attrarle con competenze d’eccellenza e questa di stamani è una risposta chiara. Dobbiamo essere bravi e, in tempi di scarse risorse economiche, fare squadra per intercettare anche i fondi europei e lavorare affinché l’Università si spinga sempre di più fuori dalle mura, nella città, contribuendo a modificarla. Un esempio può essere l’asse Firenze-Pisa che, insieme, possono tranquillamente competere con poli universitari come quello di Milano”. Al rapporto con le imprese e la città ha fatto riferimento anche il sindaco Biagiotti. “Negli anni Novanta questa era la zona del Pantano – ha detto – e in 15 anni c’è stato lo sviluppo di questa eccellenza che contribuisce a migliorare la qualità di vita dei cittadini, perché richiama aziende sul territorio e offre quindi la possibilità di un lavoro qualificante per i giovani che studiano. Vogliamo supportare lo sviluppo del polo: abbiamo chiesto il prolungamento della linea 2 della tramvia e lo spostamento del lotto 6 della Perfetti Ricasoli a sud del polo in modo da collegarlo meglio a viale XI agosto”.

Il Cerm-Tt, costruito con il contributo della Regione Toscana (circa 1 milione e 200mila euro su fondi Fas), ospiterà strumentazione Nmr di avanguardia: attualmente già ospita uno strumento ad alto campo dedicato allo stato solido, che potrà studiare molti materiali di interesse industriale e preparazioni farmaceutiche. In campo biologico potrà essere impiegato nell’indagine di fibrille o aggregati di proteine, che si trovano ad esempio in tessuti nervosi in casi di malattie neurodegenerative.

Con la nuova dotazione, il Cerm assume un ruolo di ulteriore rilievo fra i centri di ricerca europei e internazionali e aumenta le sue potenzialità, in particolare, nel fornire servizi e collaborazioni alle aziende. “Il Cerm Tt e il Cerm in generale forniscono servizi alle aziende in tutte le possibili applicazioni della risonanza magnetica nucleare – sottolineano Lucia Banci, direttore del Cerm, e Claudio Luchinat, presidente Cirmmp e responsabile del Cerm-Tt – dalla caratterizzazione strutturale di macromolecole biologiche allo screening di candidati farmaci al disegno razionale di vaccini innovativi, alla caratterizzazione di profili metabolici di fluidi biologici”.

“Il Cerm Tt – aggiungono Banci e Luchinat – aumenterà considerevolmente le sinergie del Cerm con le aziende del territorio, sinergie che si innestano su una lunga tradizione di collaborazioni proficue come, ad esempio, con Novartis (ora Gsk) Vaccines e Menarini fra le grandi aziende, con Abiogen, Galileo e altre piccole e medie imprese”.