Foibe, anche Forza Italia giovani condanna la vicenda

CAMPI BISENZIO – L’ultima questione sollevata da Forza Italia riguarda l’intitolazione dell’area verde di via Siena ai martiri delle foibe. Intitolazione che è stata negata nel corso dell’ultimo consiglio comunale con la denominazione, più generica, “per tutti i martiri”. Una questione su cui è intervenuto, in rappresentanza di Forza Italia Giovani a Campi Bisenzio, Angelo […]

CAMPI BISENZIO – L’ultima questione sollevata da Forza Italia riguarda l’intitolazione dell’area verde di via Siena ai martiri delle foibe. Intitolazione che è stata negata nel corso dell’ultimo consiglio comunale con la denominazione, più generica, “per tutti i martiri”. Una questione su cui è intervenuto, in rappresentanza di Forza Italia Giovani a Campi Bisenzio, Angelo Victor Caruso: “Sento anche io il dovere di intervenire per condannare la vergognosa scelta della maggioranza di sinistra di cancellare la parola foibe e di intitolare l’area verde di Via Siena unicamente con la denominazione “Giardino del ricordo – per tutti i martiri”. Nonostante in consiglio comunale siedano tanti giovani esponenti della maggioranza di sinistra, è riprovevole apprendere che tutti loro continuino a infoibare la verità. E’ inaccettabile che si perduri a cancellare la tragedia legata alle foibe, dove furono gettate le vittime, simbolo del moto d’odio e di giustizia sanguinaria che caratterizzò il dopoguerra nell’Adriatico Orientale che rivelò la natura repressiva e totalitaria del regime di Tito. E ancora più sconveniente è che siano giovani che hanno assunto una precisa responsabilità istituzionale, a negare e cancellare quella memoria di sofferenza che rappresenta una delle pagine più buie della storia italiana”. E ancora: “Noi di Forza Italia giovani ci chiediamo come possano esserci ancora oggi tanti negazionisti o revisionisti su ciò che accaduto e come questa sinistra, che ancora non ha fatto pace con il passato, neghi uno spazio per chi è stato ucciso con la colpa di essere italiano. Dopo 70 anni dovremmo capirlo che non ci sono eccidi di serie A e di serie B, né stragi di cui è conveniente o sconveniente parlare, né morti di destra o di sinistra. Né ricordi doverosi che ne infangano altri”.