Ginori, la Regione ai sindacati: ci sono le condizioni per arrivare a una soluzione

SESTO FIORENTINO – Nei giorni scorsi la Regione Toscana ha affrontato a più livelli il caso dell’acquisto delle aree e dello stabilimento Richard Ginori a Sesto Fiorentino, dal cui esito dipende lo sviluppo del piano industriale della società e il futuro di circa 280 dipendenti. L’ultimo incontro si è svolto giovedì scorso a Roma al […]

SESTO FIORENTINO – Nei giorni scorsi la Regione Toscana ha affrontato a più livelli il caso dell’acquisto delle aree e dello stabilimento Richard Ginori a Sesto Fiorentino, dal cui esito dipende lo sviluppo del piano industriale della società e il futuro di circa 280 dipendenti. L’ultimo incontro si è svolto giovedì scorso a Roma al Ministero dello Sviluppo economico. I risultati di tale intenso lavoro, che dura ormai da mesi, è stato al centro di un incontro convocato dal consigliere del presidente Enrico Rossi, Gianfranco Simoncini, che si è svolto oggi a Palazzo Sacrati Strozzi e al quale hanno partecipato il sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi, gli esponenti dei sindacati Filtem Cgil, Uiltec Uil e Cobas ed i rappresentanti delle Rsu aziendali. Simoncini ha illustrato i risultati degli incontri che hanno visto protagonisti sia la Ginori Real Estate, la società proprietaria delle aree e degli stabilimenti, che la società Ginori 1735 che effettua la produzione dei celebri manufatti, nonché le banche creditrici della Real Estate. Simoncini e Falchi hanno sottolineato che dall’ultimo incontro ritengono che si siano create le condizioni per una positiva e rapida soluzione della vicenda. L’auspicio formulato da Simoncini è che nei prossimi giorni “possa concretizzarsi quanto concordato al tavolo del Ministero e che i tempi di risoluzione del caso Ginori siano rapidi dando certezza e tranquillità per il futuro di uno dei marchi simbolo della manifattura toscana ed italiana”. I sindacati, da parte loro, hanno chiesto a Regione e Comune di Sesto di continuare a seguire con attenzione la vicenda, che Simoncini e Falchi hanno garantito di voler continuare a fare.