Gli alunni della Pescetti alla Mostra del cinema di Venezia

SESTO FIORENTINO – La vicenda Saharawi approda alla Mostra del Cinema di Venezia. Domani, 3 settembre, 18 ragazzi dell’istituto Pescetti saranno sulla Laguna per assistere alla proiezione del cortometraggio di Enrico Cammarata “The Way Die Stars. Così muoiono le stelle” prodotto dall’Associazione “Un film per la pace”. “È bello che un gruppo di studenti sestesi […]

SESTO FIORENTINO – La vicenda Saharawi approda alla Mostra del Cinema di Venezia. Domani, 3 settembre, 18 ragazzi dell’istituto Pescetti saranno sulla Laguna per assistere alla proiezione del cortometraggio di Enrico Cammarata “The Way Die Stars. Così muoiono le stelle” prodotto dall’Associazione “Un film per la pace”.
“È bello che un gruppo di studenti sestesi della scuola Pescetti abbia l’opportunità di raggiungere Venezia per vivere, anche se solo per un giorno, l’intensità di questa rassegna e per approfondire temi sempre attuali quali il dramma della guerra e la faticosa conquista della libertà e della pace – ha detto l’assessore alla scuola e alle Politiche europee e internazionali, Sara Martini – Il connubio cinema, diritti umani ed educazione si rivela ancora una volta particolarmente significativo”.
Quest’anno, infatti, ricorrono i 30 anni dal gemellaggio tra la Rasd Repubblica Araba Saharawi Democratica e il Comune di Sesto. Il Comune di Sesto Fiorentino è stato tra i primi in Italia a stringere un legame con i Saharawi grazie alla sensibilità dell’allora sindaco Elio Marini.
“È un compleanno importante, che vogliamo festeggiare ricordando il grande valore che ha per noi questa lunga amicizia – ha detto il sindaco Sara Biagiotti – Abbiamo imparato a conoscere questo popolo e ad apprezzare la loro umanità. C’è con loro un legame profondo e quest’anno abbiamo consegnato la cittadinanza onoraria simbolica ai bambini ospiti a Sesto provenienti dai campi di rifugiati nella regione di Tindouf, nel deserto sud-occidentale dell’Algeria. Lo scambio culturale e la solidarietà fatta con azioni concrete è la base per costruire una comunità sempre più solidale, aperta ed accogliente. Un grazie a Abdallahi Mohamed Salem, rappresentante Saharawi in Toscana, ai volontari delle associazioni e dei circoli, alle parrocchie e a tutti quelli che ogni anno costruiscono e portano avanti tante iniziative per questo nostro popolo amico “.