Gli anni dell’alluvione di Firenze e di Campi Bisenzio

CAMPI BISENZIO – L’alluvione, quella di 50 anni fa quando l’Arno esondò coprendo la città di fango e quella di 25 anni fa che colpì soprattutto la provincia tra cui anche Campi Bisenzio che però non era sfuggita a quella del 1966, è stato l’argomento del consiglio comunale di ieri sera alla presenza dell’assessore regionale […]

CAMPI BISENZIO – L’alluvione, quella di 50 anni fa quando l’Arno esondò coprendo la città di fango e quella di 25 anni fa che colpì soprattutto la provincia tra cui anche Campi Bisenzio che però non era sfuggita a quella del 1966, è stato l’argomento del consiglio comunale di ieri sera alla presenza dell’assessore regionale Federica Fratoni e del presidente del Consorzio di bonifica 3 medio Valdarno Marco Bottino. In apertura del Consiglio è stato mostrato un filmato realizzato da Roberto Vicario sull’alluvione del 1991 a Campi Bisenzio.

“Abbiamo provato a ricordare una ricorrenza così importante come l’alluvione del 66 che ha colpito firenze e in modo violentO altri territori – ha esordito il sindaco Emiliano Fossi – Abbiamo ricordato non solo l’alluvione del 66 ma anche quella di 25 anni fa del 1991 e noi campigiani in queste immagini rivissuto quei momenti terribili. Volevamo che questo passaggio della ricorrenza dell’alluvione fosse ricordato non solo con momenti istituzionale come la mostra al teatro, ma anche per ripercorrere in modo sommario, tutto cioò che è accaduto da quel giorno di 25 anni che oggi ci ha permesso di vivere in una condizione di maggiore sicurezza”. Il sindaco ha ricordato quei momenti vissuti in prima persona, le immagini dei fiumi e il primo momento in cui è cambiato il modo di vedere i corsi d’acqua, una nuova cultura ambientale che stava nascendo.

“In quegli anni – ha detto il sindaco – hanno iniziato a suonare una serie di campanelli d’allarme. Ho l’immagine del Bisenzio del 91 ma anche dell’Ombrone a Poggio a caiano. Credo avvenga lì lo scarto. Quegli anni sono l’elemento spartiacque e si comincia a maturare una sensibilità diversa e anche la politica comincia a dotarsi di strumenti diversi. Sono gli anni, dalla metà anni 90 in poi, dove vengono fatti investimenti straordinari con il concorso di una serie di soggetti. Vengono investiti in quegli anni circa 90 miliardi di lire con una serie di interventi rilevanti anche sul sistema delle acque, pensiamo alle casse di espansione, l’ammodernamento della rete idrica e fanno cambiare il contesto e la percezione che si traduce nei cittadini in maggiore sicurezza. il consorzio in quegli anni è stato fondamentale. c’è un cambiamento. si considera quello che nel passato non era stato considerato. Anche da noi ci sono interventi importanti da Castelletti alla Viaccia che fanno cambiare la situazione. In tutto questo percorso un perno fondamentale è rappresentato dall’associazionismo, dal volontariato dalla protezione civile. Anche questo è un elemento assolutamente vitale che rende le nostre comunità forti e attaccate ai grandi valori. Se se ne esce, se ne esce rafforzati e Campi ne è uscita rafforzata”.

L’assessore alla Protezione civile Riccardo Nucciotti ha ricordato che la Protezione civile a Campi è una realtà che parte da lontano e che negli anni ha  avuto un ruolo fondamentale nella gestione delle criticità.

“Il nostro territorio è sempre una situazione di criticità nonostante tutto quello che è stato fatto – ha detto l’assessore Nucciotti – Tutto quello che facciamo sul nostro territorio può essere inficiato da quello che viene fatto a monte dal nostro territorio”. Un ruolo importante, ha sottolineato l’assessore Nucciotti, è stato svolto dal volontariato. “Quando si parla di Protezione civile mi emoziono – ha detto Nucciotti – le persone con cui ho avuto la fortuna, nella sfortuna, di lavorare sono preparate e sempre disponibili. Penso alla nottata del 2014 e a quella del 5 marzo quando siamo stati tutti svegli e pronti ad intervenire. I volontari non sono presenti solo nel momento del bisogno, ma il loro lavoro inizia prima con la formazione e la preparazione. E non intervengono solo per quanto avviene sul nostro territorio, ma anche come nel caso del terremoto del Centro Italia, si mobilitano per portare aiuti a chi ne ha bisogno”. L’assessore ha poi informato che è in fase di conclusione il piano della protezione civile.