In-Orchestra riceve il premio nazionale “Cultura della solidarietà”

CAMPI BISENZIO – Il progetto In-Orchestra, che vede la partecipazione di ventisei ragazzi e ragazze con disabilità provenienti da tutta la Toscana, è fra le realtà che hanno ricevuto a Pistoia il premio nazionale “Cultura della solidarietà” 2017. Il Progetto, frutto della collaborazione tra la Fondazione Scuola di Musica di Fiesole Onlus, Fondazione Sequeri Esagramma […]

CAMPI BISENZIO – Il progetto In-Orchestra, che vede la partecipazione di ventisei ragazzi e ragazze con disabilità provenienti da tutta la Toscana, è fra le realtà che hanno ricevuto a Pistoia il premio nazionale “Cultura della solidarietà” 2017. Il Progetto, frutto della collaborazione tra la Fondazione Scuola di Musica di Fiesole Onlus, Fondazione Sequeri Esagramma Onlus di Milano e Fondazione Spazio Reale, si propone infatti di costituire la prima Orchestra Sinfonica Inclusiva a metodologia esagramma della Toscana i cui componenti saranno metà ragazzi con disabilità e l’altra metà dei musicisti professionisti. A novembre inizieranno il secondo anno di formazione musicale con il metodo orchestrale Esagramma. Un premio importante, quindi, assegnato con la seguente motivazione: “Per aver utilizzato la musica come strumento di potenziamento personale e miglioramento delle capacità di apprendimento, per aver dato vita ad un progetto europeo di inclusione educativa, avvicinando i ragazzi con disabilità motorie e intellettive all’arte dando loro modo di conoscerla dall’interno e di viverla in prima persona”. Il premio nasce dall’esigenza di contribuire a diffondere una vera e propria cultura della solidarietà, quale fondamento di una società più civile e più umana. Lo ha ideato Renzo Cosci, che da oltre vent’anni si dedica alla tutela dei disabili motori e sensoriali della provincia di Pistoia, e viene realizzato grazie al Centro studi e documentazione sull’handicap di Pistoia. “Un riconoscimento – si legge in una nota – che sottolinea l’importanza del progetto In-Orchestra, sia a livello regionale che nazionale”. “L’assegnazione del premio testimonia che stiamo lavorando nella direzione giusta – afferma Elisabetta Carullo, direttore generale di Spazio Reale – e ci sprona a continuare a investire in progetti che guardino alle necessità del nostro territorio. Siamo coscienti dell’importanza che Spazio Reale può e deve avere nel creare reti non solo per Firenze ma anche per regione Toscana creando collaborazioni in tutta l’Italia e in Europa. Crediamo che oggi la periferia sia anche una condizione di isolamento umano e noi stiamo lavorando per dare il nostro contributo affinché queste situazioni si riducano al minimo”. Da novembre i ragazzi riprenderanno le lezioni di musica che hanno sede a Spazio Reale.