#latuastoria. Uno sguardo “oltre” la nebbia: ecco come è nato il centro di benessere di Diletta

SESTO FIORENTINO – C’è un momento nella vita in cui tutto sembra perduto per sempre e ci si sente come se si fosse davanti ad un muro insormontabile, invece, a volte, basta guardare oltre quel muro per trovare una via d’uscita. Lo sa bene Diletta Comanducci, giovane imprenditrice 39enne sestese, che un giorno di un […]

SESTO FIORENTINO – C’è un momento nella vita in cui tutto sembra perduto per sempre e ci si sente come se si fosse davanti ad un muro insormontabile, invece, a volte, basta guardare oltre quel muro per trovare una via d’uscita. Lo sa bene Diletta Comanducci, giovane imprenditrice 39enne sestese, che un giorno di un anno fa circa, ha alzato gli occhi da quel muro, anzi da una cortina di nebbia ha visto che “oltre” c’era la sua strada. Oggi “Oltre” è il nome del centro estetica e benessere aperto dal 3 marzo scorso in via Gramsci 551-553, anche se forse definirlo solo centro estetica è riduttivo.

Che cosa c’è Oltre?

“La mia idea è sempre stata quella di poter allestire uno spazio senza ‘tempo’, un luogo del benessere puro – dice Diletta – dove tra cliente e operatore ci sia empatia. Ho sempre lavorato nel settore dell’estetica, mi sono occupata di massaggi e ho anche insegnato. Per anni ho girato l’Italia lavorando nel settore, ma volevo qualcosa che mettesse in contatto l’operatore con il cliente, creare empatia, immedesimazione. Ascoltare i bisogni di chi entra nel nostro spazio per noi è fondamentale. Per questo ho deciso di creare una stanza ‘senza tempo’ dove chi viene per rilassarsi lo può fare lasciando tutto quanto crea tensione, fuori da questo luogo”.

“Oltre” infatti, non risponde ai canoni del solito centro estetico: c’è un piccolo salotto accogliente, il silenzio, il legno che riveste il locale e la serenità degli operatori e poi la stanza dove si va “oltre” dove il tempo sembra non esistere. Tanto che sulla porta è disegnato un orologio che si scioglie.

Diletta, quale è stata la molla che ti ha fatto vedere oltre?

“Una gita – dice mentre gli occhi sorridono nel ricordo – sembrava tutto finito: terminato il lavoro di formazione, sola con una figlia grande, ho accettato di andare in gita con i miei ex allievi ad Assisi. Era una giornata uggiosa, con la nebbia che soffocava e che non permetteva di vedere il panorama. Volevamo andare sul Monte Subasio, ma il tempo sembrava contro di noi. Però ci abbiamo provato e via via che si saliva la nebbia sembrava diminuire. E’ stato allora, quando siamo arrivati oltre la cortina nebbiosa che ho come avuto l’impressione che quella giornata, quella visione erano un segnale: oltre la nebbia c’era un panorama da sogno. Ho guardato Emanuele, uno dei miei ex allievi, e ho detto: voglio ancora crederci e andare oltre per aprire un centro benessere che sia uno spazio non solo per il corpo ma anche per la mente”.

Il rischio imprenditoriale calcolato, la scelta del locale adeguato a raccogliere quei sogni (non troppo piccolo, non troppo costoso) e poi seguire la famiglia, da sola. Diletta è ostinata e crede nei sogni.

E’ stato difficile iniziare?

“Un percorso lungo e faticoso – racconta – ho scelto prima il gruppo di persone con cui lavorare: questo è essenziale perchè occorrono feeling e obbiettivi comuni. Così a me si è unito Emanuele il massaggiatore, poi Sharon e Aurora, mia figlia, che si occupano dell’accoglienza dei clienti e poi le due giovani estetiste Elisa e Brigitta. Più che colleghi siamo una famiglia e lo siamo stati fin da prima dell’apertura di Oltre. La squadra c’era, ma mancava lo spazio. Anche quello è accaduto per caso: mi avevano detto che si era liberato questo locale che mi era sempre piaciuto. Ho contattato i proprietari, ho spiegato loro il mio progetto e, non ci crederai, ma c’è stato subito una rispondenza. Ci siamo messi d’accordo e oggi siamo qui. Da quando abbiamo aperto è iniziata anche la collaborazione con i nostri fornitori che io chiamo gli ‘amici di oltre’ sono selezionati con la nostra filosofia: qualità, empatia e condivisione”.

I sogni sono desideri, come cantava Cenerentola nel film di Disney, che si possono avverare soprattutto se si riesce a guardare oltre il proprio naso. “Certo – dice Diletta – credo si debba cercare di essere felici, sempre”.

Diletta e la squadra di Oltre hanno anche una pagina Facebook.