Lavoro, attivata l’unità di crisi della Città metropolitana

CAMPI BISENZIO – Attivata l’unità di crisi metropolitana per monitorare la situazione del lavoro. Lo dice Emiliano Fossi, sindaco di Campi e consigliere delegato al Lavoro della Città metropolitana di Firenze. L’unità è stata disposta dal protocollo di intesa sottoscritto dalle istituzioni (Regione Toscana, Provincia e Comune di Firenze) in Palazzo Medici Riccardi il 18 […]

CAMPI BISENZIO – Attivata l’unità di crisi metropolitana per monitorare la situazione del lavoro. Lo dice Emiliano Fossi, sindaco di Campi e consigliere delegato al Lavoro della Città metropolitana di Firenze.
L’unità è stata disposta dal protocollo di intesa sottoscritto dalle istituzioni (Regione Toscana, Provincia e Comune di Firenze) in Palazzo Medici Riccardi il 18 novembre del 1996. Il tavolo era di fatto attivo dal 1990 come coordinamento istituzionale in materia di vertenze e adesso, dopo il passaggio di competenze tra Provincia e Città metropolitana, è stato riattivato nel nuovo ente. “Nel 2014 – ricorda Fossi – l’Unità di crisi ha seguito 48 situazioni – da Esaote a Shelbox, dalla Seves a Pineider, da Teckna Impianti alla Sabo Ammortizzatori – che hanno coinvolto 4.114 lavoratori”. Il 19 dicembre 2014, l’ultimo atto del tavolo con il verbale di accordo per Istituto Prosperius – Villa Cherubini che aveva consentito di salvaguardare 20 posti di lavoro fissando la riapertura del servizio nella nuova sede della casa di cura per il primo giugno 2015. Il tavolo si riunisce su richiesta delle parti sociali. L’Unità di Crisi metropolitana partecipa alle riunioni del tavolo regionale.