Lettera di Lorenzo Zambini (Pd) al sindaco Lorenzo Falchi

SESTO FIORENTINO – Il dopo Referendum continua ad essere oggetto dibattito a più livelli da quello dei social a quello politico su canali più o meno istituzionali, proprio per il risultato ottenuto nella Piana fiorentina così differente da quello nazionale. Il capogruppo del Pd in consiglio comunale, Lorenzo Zambini ha scritto una lettera al sindaco […]

SESTO FIORENTINO – Il dopo Referendum continua ad essere oggetto dibattito a più livelli da quello dei social a quello politico su canali più o meno istituzionali, proprio per il risultato ottenuto nella Piana fiorentina così differente da quello nazionale. Il capogruppo del Pd in consiglio comunale, Lorenzo Zambini ha scritto una lettera al sindaco Lorenzo Falchi.
“Caro Sindaco Falchi, abbiamo cercato di dirtelo con forza nel Consiglio del 22 settembre 2016 quando presentasti, insieme alla tua maggioranza in Consiglio comunale, il vostro Ordine del giorno contro la Riforma costituzionale in discussione nel Paese. In quel momento hai esercitato una forzatura che denunciammo non partecipando alla votazione. Questa forzatura aveva due obiettivi palesi: trasformare il Consiglio comunale in uno strumento di propaganda (eravamo già di fatto in campagna referendaria) e mettere il cappello sul risultato del No, perché eravate convinti della vittoria e perché volevate sottolineare come il PD a Sesto fosse forza politica minoritaria.
Insomma tatticismo e poco altro.
Ti ricordo che la tua forza numerica in Consiglio comunale è figlia di una legge elettorale che predilige la governabilità e la stabilità. Per questo il tuo 27% di consensi al primo turno e la tua vittoria al ballottaggio non corrisponde rappresentativamente alla forza dei numeri che avete in Consiglio.
Oggi dichiari che il PD è forza maggioritaria a Sesto, quando in Consiglio pochi giorni fa ci identificavi come “gli ultimi giapponesi”. Delle due affermazioni una è certamente sbagliata. Trovo questo atteggiamento difficile da conciliare con quello di chi, come te, si fa paladino del rispetto dei cittadini e della rappresentanza politica.
Non credo al becerume mediatico, alla bagarre facebookiana. Credo molto, invece, nella capacità politica di costruire. Per questo ti dico solo che i sestesi hanno dato vita a una grandissima giornata di partecipazione elettorale (con un’affluenza all’80%), schierandosi con ampio margine sul Sì e quindi contraddicendo la tua posizione e quella della maggioranza del Consiglio.
Caro Sindaco, i sestesi bevono o non bevono a boccia? Di sicuro i sestesi vanno rispettati sempre e tutti, soprattutto da chi è primo cittadino. Noi, come sempre, continueremo a lavorare sul merito delle questioni (e non sulla tattica), per il bene comune della nostra città”.