Lista comunista per Sesto “Lavoro e collegamenti con il Tpl”

SESTO FIORENTINO – “Da oggi, le linee guida per il programma di coalizione 2014-2019, per amministrare Sesto è realtà”. Lo annuncia il portavoce della Lista Comunisti per Sesto Fiorentino Sergio Canzi che “esprime soddisfazione per il lavoro svolto, frutto di un percorso di ascolto della cittadinanza ampio e partecipato”. La Lista comunista, si legge in […]

SESTO FIORENTINO – “Da oggi, le linee guida per il programma di coalizione 2014-2019, per amministrare Sesto è realtà”. Lo annuncia il portavoce della Lista Comunisti per Sesto Fiorentino Sergio Canzi che “esprime soddisfazione per il lavoro svolto, frutto di un percorso di ascolto della cittadinanza ampio e partecipato”. La Lista comunista, si legge in una nota “ha posto delle priorità politiche, lavoro, trasporto pubblico e ampliamento della partecipazione democratica, siamo convinti, che le istituzioni devono e possono realmente, divenire un bene comune, realmente fruibile. Vogliamo lavorare alla costruzione di una amministrazione, trasparente, solidale e dove il primo cittadino sia uguale all’ultimo”.
Il lavoro è una delle priorità ribadisce il portavoce Canzi “per questo noi concentreremo, la nostra azione politica, sull’Assessorato al lavoro – prosegue la nota – dandogli una valenza rilevante, nell’ambito della prossima amministrazione.   Anche il Tpl, è per noi un elemento centrale, noi siamo certi di portare il nostro contributo nel ridisegnare, in linea con la disponibilità delle risorse, un trasporto pubblico, che includa tutte le porzioni di territorio. Il ripristino di un collegamento diretto Sesto polo Ospedaliero di Careggi”.
Canzi sottolinea che per la Lista Comunista, c’è “la necessità di un fronte di centrosinistra, inclusivo, aperto alle sollecitazioni di una sinistra diffusa. Il vento di una destra aggressiva, razzista e nazionalista, si sposa con il populismo Grillino, con le forze conservatrici, tese a fermare il rinnovamento del paese. Per questo, come comunisti non comprendiamo la scelta di fuori uscita di Sel, dalla coalizione, se non in una visione tatticista ed elettoralista”.