M5S: “Una Call to action sui beni confiscati alla mafia”

SESTO FIORENTINO – Una “Call to action”, una chiamata all’azione sui beni confiscati alla mafia e assegnati in Toscana, per chiedere ai sindaci una indicazione sull’utilizzo dei beni sequestrati e informazioni sulla provenienza e l’utilizzo del bene. E’ quanto emerso oggi nel corso di incontro formativo del M5S sul tema della legalità che si è […]

SESTO FIORENTINO – Una “Call to action”, una chiamata all’azione sui beni confiscati alla mafia e assegnati in Toscana, per chiedere ai sindaci una indicazione sull’utilizzo dei beni sequestrati e informazioni sulla provenienza e l’utilizzo del bene. E’ quanto emerso oggi nel corso di incontro formativo del M5S sul tema della legalità che si è tenuto questa mattina a Sesto Fiorentino. “In Toscana abbiamo numerosi beni confiscati alla malavita organizzata, ben 399 – dice Gabriele Bianchi, consigliere regionale M5S a presentazione dell’iniziativa –  e 54 di questi sono stati assegnati alle amministrazioni e da cittadini attivi vogliamo verificare se tutto è andato secondo norma di legge. Questi beni devono essere restituiti alla collettività nella veste di uso sociale. Ci attiveremo su tutti i territori coinvolti per verificarlo”.

Non ci sono solo case e appartamenti, ma anche aziende che, dicono i rappresentanti del M5S, in Toscana sono 46 e due di queste sono state assegnate: “I beni vengono sequestrati ai mafiosi condannati – spiega il consulente Maurizio Pascucci – ma solo quando i processi si concludono, le proprietà gli vengono sottratte. Significa che dieci anni fa i mafiosi venivano arrestati in Toscana. Quando questi beni non vengono assegnati per motivi diversi, vengono messi all’asta. Quindi chiediamo ai sindaci che venga subito indicata la destinazione di questo bene sequestrato, ma anche a cosa serviva, se era una casa oppure quale attività criminale si svolgeva. E’ un percorso non facile, ma in Toscana si fa molto per l’educazione alla legalità ed è bene conoscere a cosa serviva il bene sequestrato”.

Nella Piana fiorentina e a Prato, dicono i rappresentanti del M5S, “i beni confiscati alla criminalità sono due aziende a Sesto Fiorentino, una a Campi Bisenzio e 11 a Prato, a cui si aggiungono due immobili a Campi Bisenzio e tre a Vaiano”.