Migranti, Valdo Spini: “Continuare nel solco di don Momigli”

CAMPI BISENZIO – “Ho scritto molto volentieri la prefazione al libro di Luigi Ceccherini sull’esperienza di don Giovanni Momigli. Certamente quella di don Momigli è stata ed è un’esperienza di fede vissuta con intensità, ma è anche un pezzo di storia sociale del nostro paese”. Parole, queste, pronunciate da Valdo Spini in seguito alla presentazione […]

CAMPI BISENZIO – “Ho scritto molto volentieri la prefazione al libro di Luigi Ceccherini sull’esperienza di don Giovanni Momigli. Certamente quella di don Momigli è stata ed è un’esperienza di fede vissuta con intensità, ma è anche un pezzo di storia sociale del nostro paese”. Parole, queste, pronunciate da Valdo Spini in seguito alla presentazione del libro “La rivoluzione di don Momigli”, che ha avuto luogo ieri in Regione. “Negli anni da parroco di San Donnino – continua – si è trovato di fronte a un fenomeno, l’immigrazione cinese (ma non solo) che ha colto di sorpresa e impreparate le istituzioni. Tuttavia ha cercato di affrontarla con spirito cristiano. Personalmente, come sottosegretario all’Interno, fui coinvolto per primo da lui su questa tematica e cercai, per quello che potevo, di intervenire”. “Il libro documenta bene tutta la lunga e appassionata opera di don Momigli, un ex sindacalista, e il suo Spazio Reale. Un libro – conclude Valdo Spini – che ci spinge a operare anche nell’attualità con più coscienza e più preparazione su di un problema, quello dell’immigrazione, determinante per la nostra epoca. Fatti come quelli di Sesto Fiorentino o come l’occupazione del complesso dei gesuiti a Firenze ci dimostrano di quanto sia necessario conoscere le situazioni di reale sofferenza ed intervenire per prevenire”.