Muscas (Sesto 2014) “Il sindaco Biagiotti non prende decisioni per la città”

SESTO FIORENTINO – Il consigliere di Sesto 2014 Fabrizio Muscas attacca il sindaco Sara Biagiotti “ritenuta incapace di prendere decisioni in autonomia per la città”. L’occasione è stata, secondo Muscas, la decisione del sindaco Biagiotti “di ritirare dal consiglio – come si legge in una nota di Sesto 2014 – la proposta di delibera inerente […]

SESTO FIORENTINO – Il consigliere di Sesto 2014 Fabrizio Muscas attacca il sindaco Sara Biagiotti “ritenuta incapace di prendere decisioni in autonomia per la città”.
L’occasione è stata, secondo Muscas, la decisione del sindaco Biagiotti “di ritirare dal consiglio – come si legge in una nota di Sesto 2014 – la proposta di delibera inerente al piano di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societari e, piano che la Legge di Stabilità 2015 impone agli enti locali di approvare, entro il 31/03/2015, al fine di ridurre entro il 31/12/2015 le stesse partecipazioni, nell’ottica di un contenimento della spesa, di un buon andamento dell’azione amministrativa e della maggior tutela della concorrenza e del mercato”.
Muscas nella nota spiega che il piano ritirato dal consiglio prevedeva: la conferma delle deliberazioni comunali che stabilivano la dismissione delle partecipazioni detenute dal comune di Sesto Fiorentino in Agenzia Fiorentina per l’Energia srl in Fidi Toscana Spa e in Isola dei Renai Spa; la sospensione della delibera inerente la dismissione di Ataf spa, per consentire ai comuni soci di verificare convenienza e vantaggi di tale processo; l’impegno della giunta nel proseguire con ulteriori operazioni di razionalizzazione, compresa una decisione inerente la deliberazione del consiglio comunale in cui era stata decisa la dismissione della partecipazione in Consiag Servizi srl.
“Sara Biagiotti – si legge nella nota – ha ritirato il Piano di razionalizzazione dal voto in consiglio annunciando l’intenzione di provvedere in merito con una delibera o decreto del sindaco dopo la riunione del consiglio di amministrazione di Consiag, da cui si attende possano emergere elementi in grado di facilitare al Comune il calcolo di convenienza”.
“Ormai è chiaro che la nostra città non è più governata dai sestesi – dice Muscas – ma dagli interessi di Roma, di Firenze, dell’area metropolitana e financo da quelli di aziende come la Consiag. Per la prima volta il consiglio comunale sarebbe bypassato su una questione importante come quella delle partecipate senza contare che, mentre un tempo, correttamente, erano le Società del Comune ad adeguarsi alle decisioni dell’amministrazione sestese, oggi si assisterebbe ad un’operazione inversa, in cui la Giunta si adegua alle decisioni di un’azienda partecipata”.
Muscas si chiede anche se dopo il “comportamento del sindaco sull’aeroporto, con il Pd spaccato e la Biagiotti che non si esprime ma attende, pronta ad eseguirle, le indicazioni di Roma, di Firenze e dell’area metropolitana”, se i consigli comunali “abbiano ancora senso di esistere in una realtà dove le decisioni che contano sono prese altrove, dove persino gli interessi delle Società partecipate sembrano essere in grado di muovere la politica e le decisioni dell’amministrazione e non viceversa”.
Fabrizio Muscas (4)Per quanto riguarda l’aeroporto Muscas sottolinea che “se inizialmente si era puntato sulla centralità del Polo Scientifico, adesso si ricomincia da capo. L’opposizione dell’Università al piano di ampliamento dello scalo di Peretola è rimasta inascoltata, sarà necessario spostare almeno parte del Polo, buttando alle ortiche grandi risorse economiche”.
“Di fronte al malessere politico presente nei grandi partiti, allo sbando e pericolosi, malessere, purtroppo, ben rappresentato a Sesto dalle opposizioni, ferme al velleitarismo e ad ideologie antiquate, e dal partito di maggioranza- prosegue la nota di Sesto 2014 – il Pd, diviso e quasi inesistente, con i suoi esponenti impegnati ad alimentare piccole baruffe e a farsi portavoce di piccoli interessi, personali o di gruppo, senza minimamente offrire risposte alla gente né incidere nei rapporti politici, Muscas ribadisce l’importanza del civismo come unica soluzione per dare voce ai sestesi, con l’intento di formare e consolidare una cittadinanza attiva fondata sulla partecipazione, governo di cittadini fra cittadini”.