Nidi, M5S “Troppo lunghe le liste d’attesa”

CALENZANO – Liste d’attesa per le strutture per l’infanzia. E’ quanto annuncia in una nota il Movimento 5 Stelle. “Le domande per il 2016/2017 sono state 157 e solo 46 accolte, con una mancanza di posti per 111 bambini – dicono i consiglieri Francesco Mastroberti e Americo D’Elia – che dagli ultimi dati viste le rinunce  […]

CALENZANO – Liste d’attesa per le strutture per l’infanzia. E’ quanto annuncia in una nota il Movimento 5 Stelle. “Le domande per il 2016/2017 sono state 157 e solo 46 accolte, con una mancanza di posti per 111 bambini – dicono i consiglieri Francesco Mastroberti e Americo D’Elia – che dagli ultimi dati viste le rinunce  alcune famiglie, si sono ridotti di qualche decina lasciando fuori oltre 70 bambini. Avevamo chiesto al Comune con una mozione presentata lunedì  26settembre in consiglio Comunale di attivare ogni strumento in possesso del Comune per reperire tutti fondi utili a salvaguardare queste famiglie, facendosi carico della totale differenza di prezzo che esse saranno costrette a corrispondere alle strutture private rispetto a quanto sarebbe il contributo da versare all’amministrazione comunale per fruire di un servizio analogo (non diciamo uguale) con previsione già dal prossimo anno. Di inserire già dal prossimo anno nelle domande di ammissione lo strumento Isee che costituisca un punteggio per la graduatoria e diventi elemento di prevalenza per l’assegnazione del posto dal reddito più basso al più alto, nonché una revisione totale delle tabelle delle tariffe per il calcolo del contributo ed inoltre, dopo una verifica sui flussi della popolazione con uno studio volto a determinare le proiezioni della futura esigenza scolastica, chiede che venga sviluppato un piano strutturale per un’adeguata programmazione di edilizia scolastica, di ogni livello e grado, di competenza comunale, che fronteggi, efficacemente l’emergenza in corso e quella futura”. Ma, aggiungono i consiglieri, la mozione è stata bocciata, mentre, secondo il M5S ci sono state “affermazioni gravi e considerazioni fuori luogo dell’assessore all’Istruzione che considera il nido non uno strumento necessario per padri e madri che lavorano ma solo uno strumento educativo”. “Abbiamo raccolto in questi mesi le segnalazioni di genitori che per mandare i propri figli al nido privato e per non perdere il lavoro sono ormai sul lastrico – proseguono i consiglieri – le somme stanziate dalla Regione e gli spiccioli del Comune servono per coprire parte della retta che va oltre i 700 euro a bambini a tempo pieno ad appena 20 famiglie. Il Movimento 5 Stelle trova inaccettabile tutto questo soprattutto perché lo stesso sindaco non intende avviare nemmeno un piano di valutazione e di progetto per il futuro”.