“One more step” il video clip dello Spazio 180 conquista l’Europa

CALENZANO – Un video clip per raccontare la violenza giovanile, il bullismo, il disagio che genera atti violenti, narrati e cantanti con un linguaggio nuovo quello dei giovani under 20. “One more step” è il video clip prodotto da tre giovani Marco Venturi, Walter Tranquilli e Marco Fantechi che ha vinto il concorso europeo C […]

CALENZANO – Un video clip per raccontare la violenza giovanile, il bullismo, il disagio che genera atti violenti, narrati e cantanti con un linguaggio nuovo quello dei giovani under 20. “One more step” è il video clip prodotto da tre giovani Marco Venturi, Walter Tranquilli e Marco Fantechi che ha vinto il concorso europeo C Yuo al quale hanno partecipato attraverso il centro giovani Spazio 180. I ragazzi della vivace struttura di via Petrarca hanno si sono impegnati sull’argomento e hanno prodotto anche poesie e realizzato una pagina Fb. Il primo premio è stato quindi vinto da Lo Spazio 180 pari merito con il centro de Le Piagge di Firenze, mentre il terzo posto è stato conquistato, sempre dallo Spazio 180 dalla poesia “I Manichini” di Fabrizio Mertino. I ragazzi dello Spazio 180, dal 4 al 7 settembre si sono recati in Svezia per partecipare alla conferenza finale, dove hanno potuto vedere gli altri lavori e confrontarsi con i ragazzi di tutta Europa.
“Le nostre congratulazioni non solo ai ragazzi che hanno vinto – ha detto l’assessore alle politiche giovanili Monica Squilloni – ma a tutto lo Spazio 180, che durante l’anno ha coinvolto 35 giovani, stimolandoli ad esprimere con la creatività il loro disagio e i loro problemi. Ne sono emersi lavori carichi di significato, un vero e proprio messaggio ai genitori e a tutti gli adulti sul mondo giovanile, sull’insoddisfazione, le esigenze e la voglia di riscatto dei nostri figli, che spesso fatichiamo a comprendere”.
Matteo Venturi 2Soddisfatto dell’esperienza come produttore di video clip è il giovane diciannovenne Matteo Venturi. “Frequento lo Spazio 180 da circa un anno – racconta Venturi – e ho scritto One More Step anche se non ho mai subito atti di bullismo, ma ne ho sentito i racconti di altri miei coetanei e comunque questo genere di violenza si respira nell’aria. L’esperienza, compresa quella in Svezia, è stata positiva e mi ha permesso di approfondire un tema, come quello della violenza, presente non solo tra i giovani”.

Nelle foto: il gurppo composto da Valentina Baroni e Giancarlo Giangrasso educatori dello Spazio 180, l’assessore Monica Squilloni e Matteo Venturi e un primo piano della foto di Matteo Venturi