Panificio Berti, dove tutto, dal fornaio allo scontrino, è “infarinato” di viola

SESTO FIORENTINO – La “fede” per Fiorentina non si discute. Lo sanno benissimo al panificio Berti di via Bruschi a Sesto Fiorentino, tra le ferrovia e l’Ipercoop, dove ogni scontrino “si chiude” con il più classico degli incitamenti quando si parla di Mario Gomez e compagni: forza viola. Dove sul furgone “aziendale” campeggia un grande […]

SESTO FIORENTINO – La “fede” per Fiorentina non si discute. Lo sanno benissimo al panificio Berti di via Bruschi a Sesto Fiorentino, tra le ferrovia e l’Ipercoop, dove ogni scontrino “si chiude” con il più classico degli incitamenti quando si parla di Mario Gomez e compagni: forza viola. Dove sul furgone “aziendale” campeggia un grande giglio, anche questo viola. E dove tutte le pareti sono “abbellite” con sciarpe, gagliardetti e un cartello che la dice lunga sul livello di tifo raggiunto fra un chilo di pane e una schiacciata con l’uva: “Vietato fumare… e tifare bianconero!!”. Chapeau. Insomma, una famiglia viola a 360 gradi, che non disdegna di servire clienti juventini o milanisti, purchè rigorosamente anonimi, come ci racconta Patrizia, anche questa sera al Franchi in maratona per la sfida contro il Tottenham: “Mi manca solo la curva Ferrovia (o curva Marione…), poi ho fatto il tifo per la Fiorentina da tutti i settori dello stadio”. Una vera e propria passione, quella di Patrizia, iniziata negli anni Settanta con un Fiorentina-Perugia, anche allora in maratona, proseguita con un significativo Pistoiese-Fiorentina 0-1 nel campionato 1980/1981 (per citare alcuni degli incontri che questa passione l’hanno segnata), gol di Daniel Bertoni, l’abbonamento in curva Fiesole, la trasferta del 15 febbraio 2009 a Genova, quella per intendersi del 3-3 con rimonta finale da 0-3 grazie a una tripletta di Adrian Mutu e il 4-2 contro la Juventus del 20 ottobre 2013, caratterizzata anche questa da una rimonta e da tre gol realizzati da uno stesso giocatore (Giuseppe Rossi) ma anche dalle lacrime di gioia dei tanti tifosi che erano allo stadio o davanti alla televisione, compreso chi scrive… Insomma, quello che è il classico forno a gestione familiare, aperto dal 1968, si trasforma ogni giorno fino all’ora di pranzo in un vero e proprio covo viola, dove tutti hanno l’abbonamento allo stadio e che in passato è stato “visitato” anche da Gamberini e dal compianto Mario Ciuffi. Oltre naturalmente a tantissimi tifosi, che fanno di Sesto un autentico “feudo” della Fiorentina. E se Antognoni, Batitusta (“Bello come il sole”), Gilardino e Diamanti sono i campioni del cuore, a raccontare il resto ci pensano le emozioni vissute fino ad oggi e, perchè no, anche in futuro: “La vittoria per 4-2 contro la Juve? – conclude Patrizia – Cose che ti restano dentro il cuore per tutta la vita…”. “Mi dà un chilo di pane?” “Arrivederci e forza viola!”.

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