CAMPI BISENZIO – Scarsa organizzazione e carente sicurezza per i lavoratori della Polizia municipale. La denuncia arriva dalla Rsu, la Rappresentanza Sindacale Unitaria del Comune di Campi Bisenzio.
“Per la nota impossibilità a reintegrare e sostituire coloro che negli ultimi anni sono andati in pensione – si legge in un comunicato della Rsu – i vigili effettivi sono troppo pochi rispetto alla quantità di persone che il territorio di Campi Bisenzio, ricco di importanti attività commerciali, infrastrutture e attività manifatturiere, richiederebbe in termini di sicurezza e vigilanza per la tutela della città e della serenità dei cittadini. I compiti da eseguire per la sicurezza del territorio sono sempre più numerosi e complessi, ma in cambio viene riconosciuto poco o niente a chi svolge i servizi di vigilanza e tutela”.
Il problema, secondo la Rsu, aumenta nei giorni festivi. “Nei giorni domenicali e festivi non c’è chiarezza nell’organizzazione della presenza dei vigili sul territorio – prosegue la nota – per esempio non sono chiari i servizi da svolgere nel caso che le persone siano meno rispetto al necessario: spesso si esce in servizio in poche persone, con scarsa sicurezza per chi svolge il servizio e di conseguenza per i cittadini di Campi. In più, proprio per la carenza di personale, questi servizi festivi sono troppo frequenti per ogni singolo vigile, e quindi incidono sulla serenità di chi svolge un lavoro così delicato e complesso”.
La Rsu chiede “una maggiore sicurezza dei cittadini e dei vigili durante lo svolgimento del loro lavoro, e una corretta retribuzione e organizzazione delle giornate lavorative domenicali e festive, in modo che siano chiari i servizi da svolgere, tenendo conto prima di tutto della reale presenza in servizio dei vigili, la Rappresentanza Sindacale Unitaria ha proclamato lo stato di agitazione della Polizia Municipale. Dopo mesi di dichiarazioni e promesse di voler risolvere le problematiche da tempo denunciate, dobbiamo prendere atto che l’Amministrazione Comunale non ha una reale volontà di comprendere e risolvere i problemi sollevati e ci riserviamo di attuare le forme di protesta più consone”.