Presentata “Per Sesto”: “Vogliamo essere inclusivi”

SESTO FIORENTINO – Hanno ribadito più volte durante la serata che sono un’associazione, in cerca di soci e idee nuove, non una lista civica o un partito. Ma “Per Sesto”, presentata ieri sera da Damiano forzi, Diana Kapo e Giulio Mariani in un’affollata sala della Casa del popolo di Colonnata, il simbolo e il programma […]

SESTO FIORENTINO – Hanno ribadito più volte durante la serata che sono un’associazione, in cerca di soci e idee nuove, non una lista civica o un partito. Ma “Per Sesto”, presentata ieri sera da Damiano forzi, Diana Kapo e Giulio Mariani in un’affollata sala della Casa del popolo di Colonnata, il simbolo e il programma elettorale sembra averli già. E probabilmente anche gli alleati in una possibile coalizione, se si vogliono interpretare le parole conclusive di Sforzi, presidente dell’associazione. “Con stasera iniziamo un viaggio – ha detto – vediamo in questo periodo a Sesto Fiorentino un grande fermento, con la nascita di diverse associazioni. Vogliamo seguire questi soggetti con attenzione e vogliamo essere un soggetto inclusivo, siamo aperti a movimenti anche nazionali”. Per cui Sesto Bene Comune a livello locale e Sinistra Italiana a livello nazionale sono sembrati i riferimenti più evidenti.

Nel frattempo però, in attesa di capire come lo scenario politico sestese si può evolvere, ieri sera l’associazione si è presentata ai cittadini. Presenti in platea l’ex segretario Camilla Sanquerin, i consiglieri firmatari della mozione di sfiducia all’ex sindaco Sara Biagiotti, da Campi Bisenzio sono venuti Serena Pillozzi e Pier Natale Mengozzi. Assente l’ex sindaco Gianni Gianassi, presente la ex vicesindaco Ivana Niccoli. Nel teatro dell’Unione operaia non c’erano tavoli, per scelta dei membri dell’associazione, nessuna lettura di statuti, ma volutamente qualcosa di più snello. Anche la grafica, che usa i colori sestesi ma richiama anche gli Stati Uniti.

Ha preso la parola per primo Sforzi. “La prima domanda che ci potreste fare è perché fare un’altra associazione. Quando ero segretario del Pd a Sesto c’erano 1300 iscritti ed era un luogo in cui ci si poteva confrontare, in cui tutti avevano la dignità di portare avanti le proprie istanze senza essere appellati con animali notturni. Era un partito che a livello regionale prevedeva un parco e non un aeroporto. Quel partito non c’è più, ora c’è un altro Pd, il Pd dell’aeroporto e del termovalorizzatore con un progetto che va avanti e non guarda in faccia a nessuno. E’ il Pd dei due pesi e delle due misure: a Sesto dei consiglieri ha mandato a casa il sindaco perché non era all’altezza di quel compito e vengono espulsi, a Roma fanno la stessa cosa e diventano eroi nazionali”. Sforzi ha ricordato poi la quello che è accaduto questa estate, con la lettera sottoscritta da 104 persone e inviata al commissario del Pd sestese, Becattini. “Silenzio assoluto – ha proseguito Sforzi – e a settembre in un’assemblea in piazza Ginori vengono nominati gli organi e rinnovati i circoli e non ne fa parte nessuno dei 104 firmatari. Non fondiamo un’associazione perche non ci vuole il Pd, ma perche vogliamo occuparci delle persone e dei problemi di Sesto: la prima cosa che abbiamo fatto è stata incontrare i lavoratori di Cavalli, 70 persone che rischiano il posto”.

Ha preso poi la parola Diana Kapo. “Questa è un’associazione orizzontale, che rispetta idee e competenze che ognuno può mettere a disposizione, un contenitore condiviso per tutti: accogliamo chiunque voglia mettere a disposizione quello che sa fare e vogliamo essere un megafono per le istanze e i desideri dei sestesi. Questa è una città con una grande tradizione di sinistra e da qui vogliamo ripartire: faremo subito dei laboratori tematici in cui affrontare l’idea di sviluppo della città. Questa non è una lista civica, non è un partito, è un’associazione che nasce per smuovere la politica, per far interagire energie vecchie e nuove. Vi diamo appuntamento il 19 novembre per una cena a Querceto: ci saranno grandi novità”.

A Giulio Mariani il compito di illustrare con slide i temi che l’associazione vuole affrontare, che sono sembrate simili a dei punti programmatici di un programma elettorale. Dal lavoro (con la crisi occupazionale di Cavalli, del Cartonificio fiorentino, del Cmp e l’attenzione che deve rimanere sulla Ginori e sulle piccole e medie imprese), al ruolo della Città metropolitana, dalla cultura allo sport, passando per il Polo Scientifico, ancora da sviluppare e mettere in rete con la città e le imprese. “Parliamo anche del centro della città – ha detto Mariani – vogliamo pensare a qualcosa oltre che alla questione della Ztl, per esempio alla sorte della saletta V maggio, alla galleria Fosco Giachetti? A come vivere le nostre strade e i nostri luoghi, quando i ragazzi continuano a spostarsi a Firenze e Calenzano?”. Infine i temi della mobilità e dell’ambiente, parco della piana, aeroporto e tramvia per primi.

Non siamo una lista civica – ha concluso Mariani – ma vogliamo coinvolgere i sestesi. Vediamo di darci una mossa, per Sesto”.