Regione: eccedenze alimentari e progetti di raccolta

FIRENZE – Non sprecare il cibo e ridistribuire le eccedenze alimentari: questo il senso di una delibera regionale approvata in questi giorni. Attraverso questa decisione la Regione mette a disposizione degli enti del terzo settore 200.000 euro per progetti di raccolta e redistribuzione di generi alimentari, con il duplice scopo di evitare sprechi e andare […]

FIRENZE – Non sprecare il cibo e ridistribuire le eccedenze alimentari: questo il senso di una delibera regionale approvata in questi giorni. Attraverso questa decisione la Regione mette a disposizione degli enti del terzo settore 200.000 euro per progetti di raccolta e redistribuzione di generi alimentari, con il duplice scopo di evitare sprechi e andare incontro all’emergenza della povertà alimentare.

“La crisi economica ha impoverito molte famiglie, mettendole in difficoltà anche per l’acquisto di cibo – dice l’assessore al diritto alla salute e al sociale Stefania Saccardi – Come Regione, già dal 2015 abbiamo messo in atto un programma di interventi assieme alla Caritas e all’Associazione Banco Alimentare della Toscana. Sempre con Caritas e Banco Alimentare e i soggetti della grande distribuzione abbiamo realizzato il progetto “Spesa per tutti”. Due mesi fa’ abbiamo siglato un protocollo d’intesa per favorire e valorizzare la donazione delle eccedenze alimentari e contemporaneamente ridurre la quantità di rifiuti. Vogliamo proseguire su questa strada virtuosa già intrapresa”.

L’emergenza della povertà alimentare, si chiarisce nella delibera, può essere contrastata anche salvando le eccedenze dallo spreco, impedendo che queste diventino rifiuti e redistribuendole gratuitamente alle persone indigenti. Perdite e sprechi alimentari generano impatti negativi ambientali ed economici e la loro esistenza solleva questioni di carattere sociale.

Dunque la Regione ritiene opportuno individuare azioni finalizzate a favorire la raccolta e la distribuzione di generi alimentari da parte dei soggetti del terzo settore, tramite la cessione di beni non commerciabili ma ancora commestibili da parte delle aziende del settore alimentare, della grande distribuzione e della ristorazione collettiva; promuovere “stili di vita” e sostegno di specifici progetti formativi per diffondere una corretta cultura della nutrizione; implementare il sistema informativo sociale regionale, con funzioni di osservazione, monitoraggio, analisi degli interventi e delle attività realizzate, da parte dell’Osservatorio sociale regionale.

Nell’ambito di queste azioni, la Regione destina, appunto, 200.000 euro a soggetti del terzo settore che verranno individuati tramite avviso pubblico. Un’apposita convenzione regolerà i rapporti tra Regione ed enti. I soggetti individuati dall’avviso pubblico dovranno presentare alla Regione Toscana un progetto per l’attuazione delle azioni indicate, che potrà essere finanziato per un massimo di 100.000 euro.