“Richard Ginori Heritage”, ma Sesto Fiorentino non c’è

SESTO FIORENTINO – Una storia lunga, partita nel 1735, che ha prodotto bellezza e eccellenza nei secoli. Sul sito della Richard Ginori 1735 è stato postato un video, “Richard Ginori Heritage” (qui il link), che ripercorre le date salienti della storia della produzione, fino ad arrivare alla recente collezione del 2014 disegnata da Alessandro Michele, […]

SESTO FIORENTINO – Una storia lunga, partita nel 1735, che ha prodotto bellezza e eccellenza nei secoli. Sul sito della Richard Ginori 1735 è stato postato un video, “Richard Ginori Heritage” (qui il link), che ripercorre le date salienti della storia della produzione, fino ad arrivare alla recente collezione del 2014 disegnata da Alessandro Michele, creativo del gruppo Gucci. Un video molto curato, esteticamente piacevole, che richiama nelle atmosfere un piccolo teatro, come quelli che ritroviamo in alcune ville signorili. Squisito. Peccato però che Sesto Fiorentino, dove la Ginori è nata e si è sviluppata, non sia minimamente menzionata. Si parla di Firenze, del 1735 e di Carlo Ginori, si vede il disegno del complesso di Doccia, ma niente, Sesto Fiorentino non è proprio menzionata. Un trattamento diverso viene invece riservato al “ramo Richard”, in cui si ricordano Milano, Mondovì, Pisa.

Semplice svista del gruppo Gucci che ha rilevato la Richard Ginori 1735, o strategia aziendale? Che Firenze sia appetibile a livello di marketing e immagine non c’è dubbio, ma non nominare Sesto Fiorentino se si parla della storia della Ginori, è una grossa svista, un errore. Stavolta non si tratta di campanalismo, ma del giusto riconoscimento di storia, tradizione e cultura.