Rifiuti: con “Scattonetto” le Mamme no inceneritore chiedono più partecipazione

SESTO FIORENTINO – Si tratta del primo progetto di “crowdmapping” sui rifiuti mai sperimentato in Italia e vuole essere un esempio di partecipazione e di cittadinanza attiva per migliorare la gestione del bene pubblico, che in questo caso coincide con la gestione del servizio di raccolta rifiuti e pulizia delle strade. E’ “Scattonetto”, ovvero il […]

SESTO FIORENTINO – Si tratta del primo progetto di “crowdmapping” sui rifiuti mai sperimentato in Italia e vuole essere un esempio di partecipazione e di cittadinanza attiva per migliorare la gestione del bene pubblico, che in questo caso coincide con la gestione del servizio di raccolta rifiuti e pulizia delle strade. E’ “Scattonetto”, ovvero il primo progetto partecipato sui rifiuti in Italia, presentato dalle Mamme no inceneritore (per saperne di più su cosa è una “crowdmap” e come funziona è sufficiente visitare il sito http://www.scattonetto.it). Quel che è certo è che il progetto nasce dalle tantissime e-mail, dai numerosi post su Facebook e messaggi via chat che molte di loro ricevono (nella foto un “esempio”) “o che quasi quotidianamente – si legge in una nota – leggiamo sui quotidiani locali sullo stato di abbandono dei rifiuti e dei cassonetti, sul conferimento sbagliato dei rifiuti, su discariche improvvisate e così via dicendo”. “L’idea – spiegano – nasce proprio da qui: rendiamo pubbliche le segnalazioni di disservizi, illegalità e abusi nel conferimento e nella gestione dei rifiuti, nella convinzione che riportare su una mappa grafica le varie segnalazioni dei cittadini possa aiutare le amministrazioni a comprendere il problema e a prendere le scelte giuste per migliorare il servizio”. Il progetto è stato sviluppato all’inizio dell’anno e da marzo circa una ventina di “beta testers” hanno iniziato a usare il sito e a provarlo, come si dice in gergo, in strada. “I primi risultati di questa sperimentazione – concludono – vanno ben oltre ogni più nera aspettativa: sono più di 300 le segnalazioni che ci sono arrivate in meno di due mesi, e oltre 250 riguardano il solo mese di aprile”.