Sesto Fiorentino: lavoratori Metro in sciopero

SESTO FIORENTINO – Scioperano i lavoratori della Metro dell’Osmannoro a causa della disdetta del contratto integrativo deciso, il 30 luglio, da parte della direzione milanese del gruppo. Il colosso tedesco della distribuzione all’ingrosso starebbe rivedendo le proprie posizioni sul mercato e, nel contempo, starebbe mutando il proprio atteggiamento anche nelle relazioni sindacali. Una situazione che […]

SESTO FIORENTINO – Scioperano i lavoratori della Metro dell’Osmannoro a causa della disdetta del contratto integrativo deciso, il 30 luglio, da parte della direzione milanese del gruppo. Il colosso tedesco della distribuzione all’ingrosso starebbe rivedendo le proprie posizioni sul mercato e, nel contempo, starebbe mutando il proprio atteggiamento anche nelle relazioni sindacali. Una situazione che ha creato tensione tra i lavoratori che, da ora al 6 ottobre, sciopereranno 18 ore (6 a livello nazionale e altre 12 decise localmente).

La Metro apre ogni mattina alle 6.30 (per chiduere alle 21) e questa mattina, dopo 24 ore di preavviso, i lavoratori hanno incrociato le braccia dando vita ad un presidio davanti agli ingressi del magazzino. Un po’ di tensione con la polizia che, “per la priam votla” dicono i sindcaalisti “é intervenuta in una situazione di questo genere”. Evidentemente la direzione temeva che si potessero dar vita a picchetti o a manifestazioni eclatanti.

“All’interno ci sono alcune persone al lavoro – spiega Daniele Dacci della Rsu Cgil – si tratta di alcuni contratti a termine, di apprendisti. E la situazione crea pericolo per chi si trova all’interno visto  che i livelli di sicurezza non possono essere rispettati e obbligano taluni a svolgere mansioni non di loro competenza”.

Paola Fauli, ex dipendente della Metro, adesso coordinatrice delle Rsu della Toscana (oltre a Sesto, Metro è a Lucca e Pisa) annuncia che “si farà ricorso alle procedure previste dalla legge per comportamento antisindacale da parte dell’azienda”.

Il contratto integrativo adesso disdettato era scaduto nel 2007 ma le estenuanti trattative finora condotte non hanno prodotto alcun effetto tranne quello di un irrigidimento della proprietà che, in Italia, pare abbia cambiato affiliazione dalla Confcommercio alla Federdistribuzione anticipando l’intenzione di disdettare anche il contratto collettivo per giungere, presto, all’adozione di un contratto separato.

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