Sesto Fiorentino: presidio dei lavoratori davanti alla Metro. Si prospetta il contratto separato

SESTO FIORENTINO – Presidio dei lavoratori davanti alla Metro per lo sciopero indetto contro la disdetta unilaterale da parte dell’azienda del contratto integrativo. Alle 14 dovrebbe essere chiuso l’intero magazzino che, nella mattinata era stato aperto grazie all’utilizzo di personale in mansioni non contrattualizzate. La vera preoccupazione della Cgil, sindacato maggioritario all’interno della struttura dell’Osmannoro, […]

SESTO FIORENTINO – Presidio dei lavoratori davanti alla Metro per lo sciopero indetto contro la disdetta unilaterale da parte dell’azienda del contratto integrativo. Alle 14 dovrebbe essere chiuso l’intero magazzino che, nella mattinata era stato aperto grazie all’utilizzo di personale in mansioni non contrattualizzate.

La vera preoccupazione della Cgil, sindacato maggioritario all’interno della struttura dell’Osmannoro, è che l’azienda, lasciando Confcommercio per aderire alla Federdistribuzione, possa quanto prima disdire anche il contratto collettivo per scegliere la via della contrattazione separata. La cosa rischierebbe di isolare i lavoratori dei singoli punti vendita (in Toscana ce ne sono altri due a Pisa e a Lucca) seguendo la filosofia dell’ognuno per la sua strada.

A Sesto, storica sede per Metro in Italia, lavorano 156 persone che mantengono l’apertura del magazzino dalle 6.30 alle 21 di ogni giorno.

“Qui siamo sempre riusciti a contrattare ottenendo efficienza della struttura e garanzie per i lavoratori – spiega Paola Fauli che coordina le Rsu delle tre sedi toscane . il modello Sesto ha influenzato l’organizzazione all’interno di Metro ma adesso si rischia di far saltare tutto anche a causa dei una instabilità del gruppo manageriale che ha sede a Milano”.

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