Spazio Reale, dopo dieci anni il bilancio è in attivo. Carullo: “Nelle periferie tanto fermento positivo”

CAMPI BISENZIO – A poco più di un mese dal taglio del nastro di uno Spazio Reale completamente rinnovato, non solo nell’estetica, c’è già una certezza, ovvero che, dopo dieci anni, il bilancio 2016 della Fondazione ha chiuso in attivo, con un utile di 126.000 euro. Un dato significativo, non l’unico ovviamente, del quale abbiamo […]

CAMPI BISENZIO – A poco più di un mese dal taglio del nastro di uno Spazio Reale completamente rinnovato, non solo nell’estetica, c’è già una certezza, ovvero che, dopo dieci anni, il bilancio 2016 della Fondazione ha chiuso in attivo, con un utile di 126.000 euro. Un dato significativo, non l’unico ovviamente, del quale abbiamo parlato con Elisabetta Carullo (nella foto, la prima a destra, con tutti i partner il giorno dell’inaugurazione), dal 2015 direttore generale di una realtà che, giorno dopo giorno, si sta ritagliando un ruolo sempre più importante come centro congressuale di punta della nostra regione. “Quelle che abbiamo sono sensazioni positive, – dice Elisabetta Carullo – frutto di servizi finalmente funzionali che ci pongono all’attenzione delle più importanti agenzie congressuali che lavorano sul territorio fiorentino. Ma non è solo una questione estetica o funzionale, Spazio Reale ha acquisito, e lo sta facendo tuttora, più valore, più forza in tutta l’area circostante”. Non a caso, quello che ci siamo lasciati alle spalle, oltre a quello in arrivo, è stato un periodo ricco di eventi, abbinati a non poche novità di rilievo: “C’è stata subito una ripresa – continua la Carullo – ed è stata notata. Adesso ci sono tre società che si occupano della gestione dei vari spazi (Palazzo Pucci Events & Academy srl, Palazzo Pucci Ristorazione srl, Spazio Reale Csi – Sporting Campus Società Sportiva Dilettantistica a responsabilità limitata), Spazio Reale ovviamente “ha un piede” in tutte e tre ma quel che conta è che la Fondazione vuole e può tornare a fare la Fondazione. Il risultato più evidente è rappresentato dalla “pulizia finanziaria” realizzata negli ultimi due anni, con la riduzione del debito da oltre 12 milioni a 6 milioni e la chiusura del bilancio 2016, il 30 maggio scorso, in attivo dopo dieci anni”. Non solo perchè in questo arco di tempo c’è stato anche un riassetto del personale, che adesso può contare su tredici dipendenti, sette dei quali donne, due in più rispetto al 2015. E che Spazio Reale abbia propositi ambizioni lo dimostrano anche i sei progetti (due già approvati, altri in fase di approvazione) predisposti nell’ambito di EuAboutLab.  Nel 2016, infatti, Euro Project Lab ha fondato a Bruxelles EuAbout Lab Asbl, organizzazione “ombrello” che si pone un duplice obiettivo: da un lato, rafforzare il ruolo europeo dei propri clienti e committenti promuovendo il loro coinvolgimento in progettualità e reti di ampio respiro mentre dall’altro si pone la mission di diventare un interlocutore competente e affidabile per le istituzioni europee in quanto associazione che riunisce e favorisce il dialogo fra soggetti pubblici e privati del mondo delle imprese, dell’educazione e formazione e dell’innovazione sociale. E Spazio Reale vuole esserci proprio perchè “arte e manualità – continua la Carullo – rappresentano due dei capisaldi della nostra agenzia formativa, che guarda sempre con attenzione all’inclusione sul territorio”. “Integrazione, attenzione al disagio e coesione sociale: noi ci sentiamo “una grande piazza” e vogliamo fare di tutto per favorire questi tre elementi. Da qui anche l’appello che vogliamo rivolgere alle istituzioni, a tutti i livelli, fermo restando che l’amministrazione comunale campigiana ci ha sempre dato la sua massima disponibilità: noi abbiamo fatto una grande sforzo, da parte vostra ci aspettiamo maggiore sensibilità. Un appello e una “sfida”, già da ora, – conclude – a chi si candiderà alle prossime elezioni: pensiamo di più alle periferie, una zona sempre più ricca di fermento positivo, insieme si possono trovare le strade per  risolvere i problemi”.