Squalifica alla Fosco Bessi. Ma la società non ci sta

CALENZANO – E’ arrivata con il comunicato del Giudice sportivo regionale la pesante sanzione per la società Fosco Bessi di Calenzano, alla quale non va giù la “responsabilità oggettiva” applicata in merito ai fatti accaduti lo scorso 19 aprile in occasione della gara per allievi a Torre di Fucecchio. Motivo del contendere la mancata ammissione alla […]

CALENZANO – E’ arrivata con il comunicato del Giudice sportivo regionale la pesante sanzione per la società Fosco Bessi di Calenzano, alla quale non va giù la “responsabilità oggettiva” applicata in merito ai fatti accaduti lo scorso 19 aprile in occasione della gara per allievi a Torre di Fucecchio. Motivo del contendere la mancata ammissione alla gara, con animi accesi e come si legge nella sentenza del giudice sportivo “offese a rappresentanti e dirigenti della FCI, minacce a non far partire la gara con blocchi fisici, il cui atteggiamento di protesta ha ritardato di 20 minuti la partenza costringendo anche l’intervento delle forze di polizia”. Da qui i 30 giorni di sospensione al direttore sportivo Danilo Gianassi e di 15 giorni alla società Fosco Bessi per “responsabilità oggettiva relativa a comportamenti di propri tesserati”. Quest’ultimo provvedimento ha fatto infuriare i dirigenti della società di Calenzano, che in un comunicato afferma “che il direttore sportivo Danilo Gianassi presenterà nelle sedi opportune il suo ricorso e su cui la società al momento non si permette di dare giudizi. Il fatto scandaloso e che amareggia profondamente la nostra società è la sospensione dall’attività per 15 giorni per responsabilità oggettiva su quanto successo. Questo significa fermare l’attività di 15 juniores, 19 allievi, 14 esordienti, 14 giovanissimi, 52 amatori, i nostri dirigenti, e ci costringe a rinunciare alla collaborazione organizzativa prevista per domenica 9 agosto in occasione della gara Firenze-Faenza-Sulle strade del Passatore. Ma cosa centrano gli atleti con un’azione soggettiva di un tesserato? In più per applicare tale provvedimento visto che non esiste la possibilità, è stata applicata una sanzione già scaduta di Euro 0,00 che è di fatto impossibile pagare. L’ultima amara considerazione che esprimiamo – si legge nel comunicato – è sul fatto che non è stato tenuto in nessuna considerazione il fatto che la Fosco Bessi di Calenzano è stata fondata nel 1948, i suoi precedenti, quanto ha fatto in termini di tesseramento e gare organizzate per il ciclismo toscano e nazionale. Perché tutto ciò? E’ questo quello che meritiamo dai dirigenti regionali del ciclismo dopo 66 anni di attività?”.