Termovalorizzatore, “vogliamo un Consiglio comunale”

CAMPI BISENZIO – Un consiglio comunale straordinario sulla questione termovalorizzatore. Lo chiede Forza Italia, che invita le altre forze di opposizione a firmare sia la richiesta di una seduta straordinaria ad hoc sia l’atto di diffida predisposto dal Movimento 5 stelle e rivolto agli amministratori pubblici della piana e ai futuri gestori dell’impianto a Case […]

CAMPI BISENZIO – Un consiglio comunale straordinario sulla questione termovalorizzatore. Lo chiede Forza Italia, che invita le altre forze di opposizione a firmare sia la richiesta di una seduta straordinaria ad hoc sia l’atto di diffida predisposto dal Movimento 5 stelle e rivolto agli amministratori pubblici della piana e ai futuri gestori dell’impianto a Case Passerini.

“Il 6 agosto scorso – spiega il capogruppo azzurro Paolo Gandola – appresa la notizia dell’assenza del Comune di Campi Bisenzio alla conferenza dei servizi che ha espresso ufficialmente il parere favorevole alla realizzazione e gestione dell’impianto di incenerimento di rifiuti con recupero energetico mediante produzione di energia elettrica, ubicato a Case Passerini, noi di Forza Italia affermavamo che tale assenza avrebbe determinato conseguenze politiche. Per questa ragione chiediamo ai consiglieri comunali di opposizione di controfirmare con noi la richiesta di convocazione di un Consiglio Comunale straordinario monotematico ed aperto alla cittadinanza. I lavori di costruzione dell’impianto si stima partiranno entro novembre e dovranno terminare entro 700 giorni dall’ottenimento dell’autorizzazione unica. Non c’è dunque tempo da perdere”.

Secondo il consigliere di opposizione la posizione della Giunta e della maggioranza in Consiglio comunale risulta contradditoria e non chiara. “Basti pensare – dice Gandola – che, nel merito, l’assessore all’Ambiente, da quando ha assunto le deleghe, non ha mai proferito alcunché”. Così Forza Italia chiede di convocare, entro venti giorni, una seduta del Consiglio comunale, a cui partecipi la Giunta e aperta a comitati, categorie economiche ed esperti di settore “al fine di trovare, in quella sede, delle risposte e dipanare tutta una serie di aspetti come ad esempio la proposizione o meno di un ricorso al Tar”.