Terremoto in Friuli, la prima “missione” della Pubblica di Signa

SIGNA – Sono passati 40 anni dal terremoto del Friuli. Una data, quella del 6 maggio 1976, che a Signa si ricorda non solo per la tragedia che colpì le popolazioni friulane, ma anche per il movimento di solidarietà che scattò in paese nelle ore successive al sisma. Sulla pagina Facebook della Pubblica assistenza di Signa […]

SIGNA – Sono passati 40 anni dal terremoto del Friuli. Una data, quella del 6 maggio 1976, che a Signa si ricorda non solo per la tragedia che colpì le popolazioni friulane, ma anche per il movimento di solidarietà che scattò in paese nelle ore successive al sisma. Sulla pagina Facebook della Pubblica assistenza di Signa si ricorda quanto avvenne.

“La solidarietà signese – si legge in un post – trovò il suo naturale luogo di incontro presso la sede della nostra Pubblica Assistenza, nata allora da soli quattro anni: furono raccolti indumenti, generi alimentari e materiali di vario tipo. In pochissimo tempo fu organizzata una colonna di aiuti, accompagnata da un’ambulanza, la ‘Signa 1’, che raggiunse le zone colpite dal sisma. I sette mezzi, camion e furgoni, furono prestati da ditte di Signa e trasportarono una grande quantità di aiuti che furono depositati su dei vagoni ad Osoppo, in provincia di Udine, completamente distrutta dal terremoto. L’ambulanza, con alcuni volontari, prese servizio al locale ospedale dove svolse numerosi interventi. Tra i ricordi anche un piccolo biglietto in cui è disegnata a mano dai nostri volontari la mappa per raggiungere il campo base”.
Per il Friuli partirono 19 Volontari della Pubblica Assistenza di Signa a cui si unì anche un furgone della Misericordia di Lastra a Signa con altri aiuti.
Il terremoto del Friuli fu il primo intervento di soccorso e protezione civile della Pubblica signese (ufficialmente il gruppo nascerà poi nel 1986) in occasione di una calamità naturale. “Oggi – termina il post dell’associazione – il ricordo va alle 990 vittime di quel sisma, ai 45.000 che rimasero senza tetto ma anche alla ricostruzione esemplare, alla passione dei friulani, al valore civile e all’onore che quegli italiani onestamente dediti al lavoro e alla montagna hanno dimostrato e che oggi sono esempio per tutti noi”.

foto della Pubblica assistenza di Signa