Torrente Vingone: il Consorzio di bonifica “fa le pulizie”

LASTRA A SIGNA – Grandi pulizie sul Vingone a cura del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno che, in accordo con il Genio Civile della Regione Toscana, è intervenuto sul tratto finale del corso d’acqua che dal Ponte del Carlini va fino alla foce in Arno nel comune di Lastra a Signa. “I lavori – […]

LASTRA A SIGNA – Grandi pulizie sul Vingone a cura del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno che, in accordo con il Genio Civile della Regione Toscana, è intervenuto sul tratto finale del corso d’acqua che dal Ponte del Carlini va fino alla foce in Arno nel comune di Lastra a Signa. “I lavori – si legge in una nota – sono serviti a ripulire dalla vegetazione sovrabbondante le sponde del torrente operando allo stesso tempo il diradamento selettivo delle alberature più grandi: attività fondamentale per operare una radicale riqualificazione della fascia arborea perifluviale privilegiando la crescita delle essenze autoctone più pregiate e per ridurre il rischio idraulico in occasione delle piene eliminando piante vecchie, malate o pericolanti che rischierebbero di cadere ed essere trasportate a valle dalla corrente rischiando di incastrarsi su attraversamenti, griglie e tombini”. “Con l’occasione – continua il documento – si è provveduto a ricostituire o realizzare i passaggi necessari a eseguire più agevolmente la manutenzione sulla vegetazione secondo il programma annuale del Consorzio che prevede due/tre passaggi stagionali prima, durante e alla fine dell’estate”. “L’attività di gestione del reticolo idrografico del Consorzio non si ferma al solo sfalcio stagionale sui tratti già noti ma grazie alla collaborazione con il Genio Civile della Regione è fatta anche di recupero e riqualificazione di situazioni più complesse in cui tornare a fare vigilanza e manutenzione, – commenta il presidente del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno Marco Bottino – Lastra a Signa è un territorio attraversato da molti corsi d’acqua nel loro tratto terminale prima di arrivare in Arno, per questo idraulicamente assai delicato e per questo particolarmente curato dal Consorzio che ogni anno soltanto per il taglio erba ed ispezione di argini e sponde spende circa 350.000 euro”.