“Una vita al Massimo”: Ferrero al Teatrodante

CAMPI BISENZIO – “Una vita al Massimo”. E’ quella raccontata nel libro autobiografico dal presidente della U.C. Sampdoria Massimo Ferrero, che sarà ospite al Teatrodante Carlo Monni di Campi Bisenzio domani, mercoledì 8 luglio alle 21. Il libro è stato scritto con l’inviato speciale di Sky Sport Alessandro Alciato (anche lui presente alla serata) ed edito […]

CAMPI BISENZIO – “Una vita al Massimo”. E’ quella raccontata nel libro autobiografico dal presidente della U.C. Sampdoria Massimo Ferrero, che sarà ospite al Teatrodante Carlo Monni di Campi Bisenzio domani, mercoledì 8 luglio alle 21. Il libro è stato scritto con l’inviato speciale di Sky Sport Alessandro Alciato (anche lui presente alla serata) ed edito da Rizzoli e racconta senza filtri la vita del dirigente sportivo, produttore cinematografico e imprenditore romano. L’evento è a ingresso libero.

Massimo Ferrero, classe ’51, inizia il suo percorso nel mondo del cinema fin da bambino, accompagnando l’amico e attore Giuliano Gemma a Cinecittà e nascondendosi nelle ceste colme di abiti di scena per respirare l’odore del set. Anni dopo, diventato assistente di produzione, aiutò Dino Risi a girare una scena de “La stanza del vescovo” e sfiorò una parte nel “Satyricon” di Fellini, si occupò della progettazione del Cinema di Stato cubano su incarico diretto di Fidel Castro e frequentò i casting di Tinto Brass.

Dalla carica di assistente a quella di direttore di produzione e produttore esecutivo il salto è breve. Nel 1994 diventa produttore indipendente e nel 1996 produce il primo di una lunga serie di film, caratterizzata da importanti riconoscimenti anche a livello televisivo. Una passione per il cinema consacrata con l’acquisizione delle sessanta sale cinematografiche del Ferrero Cinemas Group, e tra queste lo storico cinema Adriano di Roma, diventato un punto di riferimento per prime di prestigio.

Ma il sogno più grande di Ferrero è il calcio: la Sampdoria, acquisita nel 2014 e tanto amata che “mi ci volevo comprare una casa a Sampdoria, ma dice che non ci sono, che non è una città, ma io prima o poi la città di Sampdoria la fondo”. Quando il giornalista Valerio Staffelli gli domandò quale squadra fosse la sua preferita tra la Sampdoria e la Roma, considerando le sue origini, lui rispose: “ho il cuore blucerchiato e la testa giallorossa”.

“Una vita al Massimo” è un racconto sincero e divertente, il film di un’esistenza incredibile, un inno alla gioia sfrenata in un mondo ossessionato dal politically correct, un dissacrante invito al carpe diem: perché “un libro si può riscrivere, un quadro si può ridipingere, ma il film della tua vita non si ripeterà mai più”.