CAMPI BISENZIO – Mancano poche ore, per chi lo vorrà, al fatidico scoccare della mezzanotte (neanche fossimo tutti moderne Cenerentole…) e iniziano già ad arrivare i primi messaggi di auguri. Alcuni, lasciatemelo dire, davvero stucchevoli. Nessuno snobismo, forse una costante, crescente idiosincrasia da WhatsApp. Ma tant’è, le questioni personali restano tali e non sono fatte per tediarvi. Queste poche righe, infatti, hanno come unico obiettivo quello di rivolgere i nostri più sinceri auguri di buon anno nuovo ai tanti lettori che ci seguono – e ci leggono – ogni giorno, dai più affezionati ai più “criticoni”, ma sempre lettori, e a ognuno di loro va il nostro grazie. Quando iniziammo quest’avventura, nell’ormai lontano 2013, molti ci presero per dei visionari. E invece, proprio grazie ai tantissimi lettori e a chi ci sostiene, anche loro tantissimi, e che a noi in questi due lustri si è affidato dal punto di vista commerciale, siamo diventati un punto fermo nel raccontarvi quotidianamente quello che succede nella Piana e nell’area metropolitana. Non a tutti piace, si parla di una minoranza risicata, ma fa parte del gioco. Si chiude un 2023 ricco di tanti episodi, di storie belle, di polemiche, di cronaca e che nella sua coda ha visto il territorio di Campi Bisenzio devastato dall’alluvione. Ecco perché, in conclusione, un pensiero particolare va a questo Comune, dove abbiamo – e ho personalmente – tanti amici, che sappiamo bene cosa hanno passato e che, in tanti casi, stanno passando tuttora. Venerdì scorso ho partecipato all’iniziativa con cui l’amministrazione comunale ha voluto ringraziare enti, associazioni, istituzioni, forze dell’ordine, tutti coloro insomma che negli ultimi due mesi si sono prestati in modo concreto per dare una mano affinché il territorio campigiano e i suoi cittadini potessero iniziare a rialzare la testa. Ed è stato un pomeriggio che ha mostrato, a 360 gradi, il volto bello della solidarietà, quella che non ha bisogno di troppi giri di parole, ma che va solo ringraziata. Buon anno a tutti, nella speranza che sia davvero migliore.