A una settimana dallo sversamento di benzina in un canale del Fosso Reale, stamani – 18 maggio – sono ancora in corso i lavori di bonifica e ripulitura. I lavori sono affidati a una ditta specializzata da Eni, proprietaria dell’oleodotto che dei ladri hanno danneggiato per rubare la benzina verde. Il danno è stato fatto, probabilmente domenica scorsa, all’altezza del ponte di Maccione e da lì la sostanza è scesa nel canale di destra del Fosso Reale. A San Piero a Ponti e San Donnino le ripercussioni più serie, con un odore fortissimo che domenica scorsa ha allarmato i residenti. Sono giunte le rassicurazioni, da parte del sindaco di Campi Bisenzio, di sicurezza per la salute e le successive ordinanze, a Signa e Campi, di non bere acqua del rubinetto nelle abitazioni vicine allo sversamento.
I lavori, dicevamo, per bonificare il canale sono ancora in corso. Le spese sono a carico di Eni, proprietaria dell’oleodotto danneggiato. Ma le spese in termini di danni ambientali di chi sono? Di tutti quanti. Ed è stata, tutto sommato, una fortuna che il danno sia stato individuato in tempi abbastanza rapidi, grazie al lavoro di vigili del fuoco, polizia municipale, Arpat. Ma il danno è stato fatto e pensare che sia avvenuto perché dei delinquenti volevano rubare benzina, fa davvero rabbia. Considerato che non è la prima volta, la speranza è che le aziende si dotino di dispositivi adeguati per impedire che fatti del genere accadano ancora e che chi ha fatto questo danno sia individuato e punito.