CAMPI BISENZIO – Li possiamo definire “angeli del fango 2.0”. La nuova, anzi le nuove generazioni che magari hanno preso l’esempio da chi, prima nel 1966 e poi nel 1991, li ha preceduti in questo fondamentale servizio. A due settimane dalla tragica alluvione che ha colpito la Toscana in generale e la Piana in particolare, Campi Bisenzio li ringrazia di cuore. E non “basta”. Non può bastare. Li ha visti muoversi strada per strada, con le loro tute bianche, la pala portata sulle spalle e, in tanti casi, un’età giovanissima. Che quasi “strideva” con lo scenario di devastazione che li circondava. Come se fossero degli astronauti in missione. Ma loro non si sono mai fermati, sorridenti e con tanta voglia di fare. Insieme alle varie associazioni di volontariato, come sempre instancabili e sulle quali andrà fatto un discorso a parte, sono stati questi ragazzi, arrivati da tutta la Toscana, a far risollevare una comunità colpita duramente da una pioggia che sembrava non voler cessare di cadere e da una “piena” che ha mostrato tutta la sua brutalità. Lo dimostrano anche i tanti messaggi arrivati alla nostra redazione o sulla nostra pagina Facebook. Ne prendiamo un paio come esempi: “Dagli angeli del fango preziose emozioni” e “In mezzo al fango e alla disperazione vedere i loro sorrisi e la loro voglia di aiutare riempiva il cuore di positività”. Parole semplici, “dettate” da uno stato d’animo che questi ragazzi hanno sicuramente contribuito a risollevare. E che hanno fatto capire a tanti che forse nel futuro può esserci un po’ di fiducia in più. Che sia questo, intanto, il primo auspicio che possiamo trarre da questi giorni drammatici.