Sesto ha il suo nuovo sindaco, che adesso dovrà ricompattare la città

Sesto Fiorentino si è svegliata con un nuovo sindaco, il più giovane della sua storia, Lorenzo Falchi, 36 anni candidato di Sinistra Italiana e Per Sesto.

Il Pd sestese invece, per la prima volta, si è svegliato al’opposizione. Sulla questione Pd, tanto si sta dicendo in queste ore, a livello locale e nazionale. Il “partito” come lo chiamavano a Sesto, ha fatto degli errori da due anni a questa parte e sarà il momento dell’autocritica, non solo a livello comunale, ma anche metropolitano e regionale. La vicenda sestese è stata probabilmente sottovalutata dalla dirigenza del partito, che non ha saputo tastare il polso alla città.

L’ho detto più volte negli ultimi giorni e anche ieri sera nella maratona streaming in attesa dell’esito delle votazioni (che a dire il vero è arrivato velocemente: dopo poche sezioni scrutinate la tendenza era già netta) la prima cosa di cui Sesto ha bisogno è di ricompattarsi e di mettere da parte belligeranze e dinamiche di fronda. Perché le decisioni da prendere sono tante e delicate e investiranno ciascun sestese, qualunque partito abbia votato e anche gli oltre 15mila sestesi che ieri non sono andati a votare. Falchi credo ne sia consapevole, tanto che il primo commento a caldo ieri notte è stato: “Non lasciatemi solo, non credo all’uomo solo al comando”.

Adesso è il momento di capire quale direzione vorrà prendere il neo sindaco, perché se è vero che non vorrà fare l’uomo solo al comando, al comando c’è lui con una netta maggioranza, oltre il 65% dei voti al ballottaggio. Le decisioni su come comporrà la sua Giunta potranno dare delle indicazioni su come intenderà muoversi, ad esempio aprendo o meno alla coalizione guidata da Maurizio Quercioli, con la quale ha diversi punti di contatto. Anche non essendo apparentate, le due formazioni politiche – nonostante qualche scaramuccia all’inizio della campagna elettorale – potrebbero rinsaldare un’alleanza, soprattutto nella questione delle grandi opere, alle quali hanno promesso opposizione. Con la formazione della sua squadra, Falchi potrebbe mettere a tacere quanti (a Sesto e fuori da sesto) muovono critiche alla sua coalizione di avere nel suo “dna” volti del passato amministrativo sestese oppure potrebbe scegliere – legittimamente – una linea di continuità. Al nuovo sindaco faccio sinceri auguri di buon lavoro, che sappia davvero trovare il modo di unire a se Sesto e i sestesi nei prossimi mesi.