Sesto, verso una primavera “bollente”

SESTO FIORENTINO – Chi pensava che l’estate assopisse i rancori o i dissidi, è stato smentito: la crisi politica del Pd a Sesto Fiorentino non è rientrata. E, almeno stando a oggi, sembra che la primavera sestese sarà bollente. Come presagito, gli otto ex consiglieri del Pd (Busato, Bruschi, Guarducci, Kapo, Mariani, Sacconi, Soldi, Stera) sono stati espulsi dal partito, con la decisione della Commissione di garanzia del partito. Una decisione – tra voti favorevoli e due contrari – non accettata dagli ex consiglieri, che hanno presentato e votato la mozione di sfiducia nei confronti dell’allora sindaco Sara Biagiotti. Gli otto hanno annunciato stamani di voler fare ricorso contro la decisione e quindi di voler rimanere all’interno del Pd. In questi giorni, invece, Sara Biagiotti ha ribadito la sua disponibilità a ricandidarsi la prossima primavera e, se necessario, a fare le primarie.

Gli scenari sono di diversi tipi e “giocando alla fantapolitica” ne possiamo immaginare alcuni. Se il ricorso verrà accolto e gli otto ex consiglieri rientreranno “in seno” al partito, difficilmente stavolta si potranno evitare le primarie del Pd per decidere il prossimo candidato alla poltrona da primo cittadino. Anche perché sono state le primarie mancate il peccato originale da cui è discesa la crisi del Pd sestese.

Se il ricorso non verrà accolto, un’ipotesi – che per ora gli interessati hanno smentito, ma è una voce che circola da tempo – è che venga creata una lista civica, che raccolga altre forze di centrosinistra. In questo caso uno degli otto potrebbe essere a sua volta un candidato sindaco, che sfiderebbe il candidato del Pd.

Ultima opzione, meno probabile: che vengano richieste le primarie di coalizione. E allora ci si potrebbe trovare davanti a una sfida ex sindaco-ex ribelli. Sono tutte ipotesi di fantapolitica, certo. Ma forse nemmeno così assurde, vista la storia recente.