E’ una storia personale, ma voglio condividerla con voi. Perché sapere che esistono persone gentili e oneste mi sembra una gran cosa.
Antefatto: ieri pomeriggio, nella zona del Tondo a Sesto Fiorentino, ho dimenticato il passeggino della mia bimba sul marciapiede mentre la facevo salire in auto. Ovviamente la colpa è mia, sono stata sbadata.
Me ne sono accorta stamani quando ho aperto il portabagagli e il passeggino non c’era. Presa dallo sconforto ho avvertito i nonni di fare delle ricerche, anche se non avevo molte speranze. E infatti del passeggino nessuna traccia. Alla fine l’ho scritto su Facebook ed è qui che, mezzora dopo, un’amica (con fiuto da vera cronista, dato che è una collega) mi ha scritto di aver visto per strada un cartello. Il messaggio diceva che il passeggino era in custodia a casa di una famiglia e chi lo avesse perso, era pregato di contattarla. Detto fatto: la nonna della mia bimba si è presentata a casa dei signori e ha recuperato il passeggino.
Morale: la gente per bene c’è eccome, abita accanto a noi. C’è un senso della comunità che resiste, nonostante tutto e che esce fuori nelle occasioni in cui c’è da aiutare qualcuno. E ricordarselo ogni tanto è utile e bello.
E per ultimo: non sempre i social network servono a curiosare nelle vite altrui. A volte, mettendo insieme molte persone, si fanno piccole grandi cose. Come fare felice una mamma smemorata.