CAMPI BISENZIO – Inceneritore e grande Firenze: il sindaco di Campi, Emiliano Fossi, rilancia su due temi di cui si è parlato spesso negli ultimi e tempi e dei quali ovviamente si continua a discutere. Due temi che, se vogliamo, sono collegati fra di loro per le varie implicazioni politiche e non. Per quanto riguarda l’inceneritore, infatti, il Comune di Campi ha presentato ricorso al Tar lo scorso 21 gennaio e il primo cittadino campigiano non ha dubbi sulla strada intrapresa: “Si tratta di uno strumento importante per incidere sul processo di costruzione del termovalorizzatore, che non può essere previsto senza che prima siano state realizzate le opere di mitigazione, o almeno gran parte, previste dal protocollo d’intesa firmato nel 2005”.
Un obiettivo ambizioso, come ambiziosa è l’idea lanciata dallo stesso Fossi sulla grande Firenze: “Non mi aspettavo tutto questo dibattito; indubbiamente si tratta di un progetto significativo ma per il quale ritengo valga la pena spendere una stagione politica. Dobbiamo pensare a una città di stampo europeo, con oltre 600.000 abitanti, con potenzialità e benefici da non sottovalutare e se la politica ha coraggio, questa è l’occasione per dimostrarlo”.
Fossi poi entra nei dettagli della questione: “Bisogna definire l’oggetto e poi andare nel merito: la grande Firenze non cancella le specificità, né spariscono del tutto le varie realtà locali. I tempi sono maturi, anche in considerazione del fatto che una contiguità importante c’è già, non solo dal punto di vista territoriale. Prendiamo come esempio lo Sdiaf, grazie al quale i Comuni della cintura fiorentina sono uniti in un sistema che riunisce le biblioteche e gli archivi dell’area e si configura come una rete culturale che consente ai cittadini l’accesso al mondo dell’informazione e della conoscenza”.
Fossi infine dice la sua anche sulla proposta lanciata da Forza Italia per un’eventuale fusione fra i Comuni di Lastra a Signa e Scandicci: “Siamo in una fase in cui non bisogna andare nella direzione delle piccole fusioni ma è il momento di ragionare tutti insieme o almeno vale la pena provarci. La forza che può ottenere Campi, così come gli altri Comuni, non si ottiene chiudendosi ma aprendosi e stando attivamente al centro dei processi”.