SESTO FIORENTINO – “Ho sentito cose incredibili! C’è chi è stata chiamata per pagare un passo carrabile che non ha e chi si trova con cifre anche sopra i 3mila euro per anni passati da pagare quello che già era stato pagato”. Sono arrabbiati, furiosi e anche increduli i sestesi che si sono trovati all’ufficio Ica di via Garibaldi (la società che si occupa per conto del Comune della riscossione del canone degli spazi delle aree pubbliche) per capire il significato di una lettera arrivata proiprio da Ica di “avviso di accertamento per l’anno 2011 con immediata irrogazione delle sanziani”. Insomma si chiede di pagare il canone del passo carrabile perché il versamento fatto non sarebbe corretto. “Corretto? – dice Veronica che ieri ha fatto quasi due ore di coda all’Ica – ma se è il Comune attraverso il gestore a inviare a tutti coloro che hanno il passo carrabile, il bollettino con la cifra da pagare e noi come ogni giugno paghiamo quanto indicato. Adesso con questa lettera ci viene detto che è accertato che il canone versato non è corretto e quindi dobbiamo pagare la differenza e naturalmente la sanzione”. Sanzione? “Sì – spiega Veronica – anche questo è originale: se si paga l’integrazione entro 60 giorni la sanzione si riduce di un terzo. Ma la sanzione c’è”.
E nella lettera ci sono specificate: sanzione omessa denuncia e sanzione infedele denuncia e sanzione per omesso e/o ritardato pagamento.
“Ma come se è il Comune o chi per lui, il gestore che si occupa di questo tipo di riscossioni a indicare sul bollettino la cifra da pagare? – si chiede visibilmente alterata Veronica – e adesso ci hanno detto allo sportello che si parla dell 2011, ma arriveranno altre lettere con gli importi giusti per gli anni successivi fino a quello di quest’anno che ho già pagato come faccio sempre a giugno”.
E in coda ci sono anche persone che hanno ricevuto la lettera e sono titolari di ditte con differenze di importo piuttosto alte. “E poi ci sono – anche coloro che avevano chiesto il passo carrabile al Comune che però ancora non avevano ottenuto risposta, ma che hanno ricevuto la lettera”. Per loro, però, c’è la possibilità di contestare quanto arrivato.