SIGNA – Cosa è la vita? Potremmo chiederlo a tante persone e ottenere ogni volta una risposta diversa. Il concetto di vita non è semplice da spiegare e non si può certamente ridurre a una fredda definizione “scientifica”. Senza dubbio è un susseguirsi di fasi biologicamente catalogabili e comuni a tutti gli esseri umani ma ciò che la rende unica è la pluralità di sentimenti, emozioni e alchimie che la accompagnano e che ne fanno un grande e affascinante mistero. Per capire meglio di cosa si tratta, due amiche, sul palcoscenico e nella vita, Alessandra ed Eva, rappresentano due differenti correnti di pensiero: razionale e scientifica la prima, più sentimentale e sognatrice la seconda. Troveranno un punto d’incontro? Dopo il grande successo ottenuto con il musical “Lascerò che una nuvola vi accompagni”, dedicato alla vita del giudice Antonino Caponnetto, Salvo Punzo e Anna Furno hanno ideato e messo in scena una nuova opera inedita. Questa volta il tema è la vita. Parole, musiche e immagini si intrecciano e si fondono per narrare al pubblico, che diventa parte integrante dello spettacolo, la storia della nostra esistenza. La parte canora è affidata al laboratorio musicale “La Tredicesima Nota” di Signa. I testi sono interpretati da Alessandra Maggio ed Eva Edili, affermate voci radiofoniche della nostra regione. Le musiche sono eseguite rigorosamente dal vivo da Andrea Sciarra (batteria), Tommaso Faglia (basso), Simone Tramonti (chitarra) e Salvo Punzo (pianoforte e tastiere). Questa volta con uno scopo ancora più nobile, visto che lo spettacolo andrà in scena domani, sabato 4 marzo, in memoria di Emanuele Petri, l’agente di polizia ucciso il 2 marzo 2003 da un gruppo di terroristi delle Brigate Rosse. L’appuntamento è a Tuoro sul Trasimeno, in provincia di Perugia, la mattina per le scuole e la sera aperto al pubblico al Teatro dell’Accademia di Tuoro. Come nelle precedenti occasioni, aprirà lo spettacolo il prestigiatore-illusionista-mentalista Francesco Micheloni con un numero esilerante a tema (regia di Anna Furno e Giampiero Gregori, l’evento è organizzato dall’associazione Emanuele Petri). Perchè lo spettacolo della vita per Emanuele? “Perché Emanuele – spiega Salvo Punzo – è un esempio di vita e la sua, se pur breve, l’ha vissuta intensamente e non solo per se stesso. Il “gigante buono” credeva fermamente nei suoi valori, era sempre pronto a donare e lo ha fatto fino all’estremo sacrificio. Emanuele non avrebbe potuto immaginare o prevederlo ma quel giorno, salendo su quel treno, è diventato un eroe, un eroe che merita di essere ricordato parlando proprio di ciò che lui amava tanto: la vita”.
Se la vita è in musica: uno spettacolo in memoria di Emanuele Petri
SIGNA – Cosa è la vita? Potremmo chiederlo a tante persone e ottenere ogni volta una risposta diversa. Il concetto di vita non è semplice da spiegare e non si può certamente ridurre a una fredda definizione “scientifica”. Senza dubbio è un susseguirsi di fasi biologicamente catalogabili e comuni a tutti gli esseri umani ma […]
