SESTO FIORENTINO – Un secondo trimestre positivo per il mercato del lavoro della Toscana, come mostra il miglioramento di tutti i principali indicatori presentati nel nuovo numero di Flash Lavoro, curato da Irpet per la Regione Toscana. Si conferma così il trend favorevole già osservato tra gennaio e marzo e il recupero rispetto alla fase più acuta della crisi, anche se i risultati osservati sono determinati dai contratti a termine.
L’insieme dei dati, provenienti da fonti diverse, mette in luce come nei primi sei mesi del 2017 il livello complessivo dell’occupazione in Toscana sia cresciuto, sia nel primo che nel secondo trimestre, rispetto ai corrispondenti periodi del 2016. In parallelo si rileva anche una forte contrazione della disoccupazione, che scende di un punto percentuale e mezzo, arrivando al 7,5%.
“E’ un dato di grande importanza – sottolinea l’assessore all’istruzione formazione e lavoro Cristina Grieco – così come è un segnale altrettanto rilevante il contributo sostanziale della componente femminile alla crescita dell’occupazione. Anche se le sfide da affrontare sono ancora numerose, a cominciare dall’obiettivo di incrementare anche le posizioni a tempo indeterminato, i dati ci confermano che sia le scelte compiute dal Governo, che gli interventi messi in campo dalla Regione stanno producendo effetti in termini di miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro toscano”.
Aumentano i lavoratori dipendenti: si registra sia su base congiunturale, cioè rispetto al primo trimestre 2017, (+1,2% ), sia su base tendenziale (+2,7%). La crescita tendenziale, così come accaduto nel primo trimestre, è totalmente ascrivibile all’aumento delle posizioni a tempo determinato (+14,6% contro -0,2% dell’indeterminato). Il numero di addetti a tempo indeterminato è passato dai circa 807mila del II trimestre 2016 a 805mila, mentre i contratti a termine sono passati da 185mila a 212mila. Cresce il numero degli occupati residenti nella regione trainato dall’aumento le donne occupate, 17.000 unità in più (+2,4%).
La crescita del lavoro dipendente è diffusa tra i settori con valori superiori alla media nell’agricoltura (+4,2%) e nell’industria (+2,9%); valori inferiori nei servizi (+2,5%) e nelle costruzioni (+1,2%) che comunque continuano la leggera ripresa iniziata nel 2016. All’interno della manifattura il made in Italy cresce del 4,4% con il settore moda che raggiunge il +7,0% (tessile e abbigliamento: +8,2%, concia e pelletteria: +6,7%); risultati influenzati dal positivo trend delle esportazioni(aprile-giugno 2017: +7,7%). Tra i servizi, quelli turistici fanno registrare la crescita più elevata (+10,1%) in conseguenza del positivo andamento della stagione turistica in Toscana (+4,1% nelle presenze).
Positivi quasi ovunque anche i dati territoriali. Gli aumenti più elevati si hanno nella Toscana della costa (+3,7%) trainata dal settore turistico e nelle aree centrali (+2,5%), risultati più deboli per il sud (+2,0%) e le aree interne (+1,1%).
Forte accelerazione per gli avviamenti (+21,9%). Nel secondo trimestre 2017 sono stati aperti in Toscana circa 234.000 rapporti di lavoro, 42.000 in più rispetto allo stesso periodo del 2016. La fine della possibilità di utilizzo dei voucher ha spinto in alto le assunzioni con contratto di lavoro intermittente che quasi triplicano (da 7.280 a 20.119). Aumentano i nuovi contratti a tempo determinato (+21,8%) e diminuiscono quelli a tempo indeterminato (-7,1%). Sia i contratti di apprendistato, sia i tirocini continuano a registrare variazioni positive, rispettivamente +26,2% e +14%.
Tra aprile e giugno del 2017, si riducono sia il numero di disoccupati (-17%) sia il tasso di disoccupazione, che passa dal 9 % del corrispondente periodo 2016 a 7,5%.
Le donne vedono ridursi in maniera maggiore, rispetto agli uomini, i numeri di chi non trova lavoro: -19,7% le disoccupate con una riduzione del tasso da 10,4% a 8,4%. Anche i flussi di iscrizioni alla disoccupazione presso i Servizi per l’impiego mostrano segnali positivi con una riduzione del 23% rispetto al secondo trimestre 2016. Diminuiscono le ore di cassa integrazione autorizzate, in particolare -30% per le ore della gestione straordinaria. Cresce il numero degli occupati residenti nella regione trainato dall’aumento le donne occupate, 17.000 unità in più (+2,4%).