Fossi, un mese da sindaco: “La casa della cultura, la sinistra, il libro…”

CAMPI BISENZIO – Un mese (e un giorno) dal ballottaggio del 24 giugno che lo ha rieletto sindaco. Un arco di tempo sufficiente per fare un primissimo bilancio e rilanciare quelle che sono le sfide per il futuro. Con un occhio di riguardo al dibattito in corso, all’interno del Pd in particolare e nella sinistra […]

CAMPI BISENZIO – Un mese (e un giorno) dal ballottaggio del 24 giugno che lo ha rieletto sindaco. Un arco di tempo sufficiente per fare un primissimo bilancio e rilanciare quelle che sono le sfide per il futuro. Con un occhio di riguardo al dibattito in corso, all’interno del Pd in particolare e nella sinistra più in generale. Di tutto questo ne abbiamo parlato con Emiliano Fossi, che ha appena presentato la sua giunta e che lunedì prossimo, 30 luglio, alle 21 al circolo Rinascita, presenterà il libro che ha scritto per “Memoranda”, “Futuro presente”.

Allora sindaco, da cosa si riparte?

“Si riparte dalla nuova giunta, che racchiude esperienza e novità. Si riparte dalla constatazione del buon lavoro fatto in passato, con tanti interventi che si stanno concretizzando in questi giorni, mentre altri si concretizzeranno in futuro, a ulteriore dimostrazione del fatto che le cose non si fanno “perché ci sono le elezioni”.  Penso ai lavori in via Santa Maria, alla ristrutturazione dell’ex Palazzo Pretorio e della caserma dei Carabinieri, al bando per la nuova scuola in via Gramignano, al cantiere della Bretellina di Capalle, alle nuove aule della Neruda, al rifacimento della facciata della Matteucci. Insomma, chiunque si fosse insediato in Comune avrebbe trovato un sentiero tracciato bene…”.

C’è qualcosa di cui non si è parlato nelle ultime settimane ma che le sta a cuore?

“Da parte nostra, in campagna elettorale, abbiamo sempre messo avanti i contenuti rispetto alle questioni personali e personalistiche. Ma se c’è una cosa di cui non si è detto molto è sicuramente la riorganizzazione dei servizi culturali, con la creazione di un vero e proprio percorso museale fra le varie realtà presenti sul territorio (il futuro Museo di Gonfienti alla Rocca, il Museo Manzi, il Museo di arte sacra a San Donnino) e la nascita a Villa Montalvo, dopo lo spostamento degli uffici comunali, di quella che sarà una casa dell’arte e della produzione culturale, un luogo che i giovani artisti potranno usare come “residenza artistica”, per farne il loro studio e creare opere che poi potranno essere messe a disposizione del territorio”.

Arte ma anche sport, visto che in questi giorni si è parlato della possibilità che a Campi si realizzi il centro sportivo per il settore giovanile della Fiorentina…

“E’ vero, il Comune di Campi Bisenzio è una delle quattro aree individuate dalla società viola e so che, da parte loro, ci sono giudizi positivi così come potrebbe essere positiva la ricaduta, se un progetto del genere diventasse realtà, per tutta l’area circostante”.

Negli ultimi giorni, però, il suo nome è stato “speso” anche per quanto riguarda il futuro segretario regionale del Partito Democratico:

“Non ho mai pensato a un’eventualità del genere e il mio nome l’ho letto sui giornali. Certamente non mi sottrarrò a dire la mia, con passione ed entusiasmo, nel dibattito congressuale. Il fatto che a Campi, nella disfatta generale che c’è stata, il centro-sinistra abbia vinto, è un elemento non banale e che sicuramente non sfugge al resto del mondo. Così come non sfugge come abbiamo governato in questi anni”.

E poi c’è il libro…

“Che rispecchia la volontà di dare il mio contributo alla “causa”. Se vogliamo tornare a recitare un ruolo da protagonisti, sia a livello locale che nazionale, spero che di contributi del genere, non necessariamente sotto forma di libro, ce ne siano altri. Il percorso che ci aspetta è lungo, è una traversata nel deserto. Ma bisogna iniziare a “camminare” e soprattutto a tornare a parlare di contenuti e non di contenitori. In un quadro che è continuamente in evoluzione, in una situazione estremamente liquida, la sinistra deve tornare a essere una sinistra popolare, fra le persone”.