Fossi: “Il 3 settembre apre l’ufficio postale a San Donnino”. E sulla preghiera a villa Montalvo: “Collaborazione con la comunità islamica”

CAMPI BISENZIO – L’ufficio postale di San Donnino riaprirà il 3 settembre. Lo ha annunciato il sindaco Emiliano Fossi su Facebook, aggiungendo anche alcune considerazioni sulla questione della “Festa del sacrificio” della comunità islamica a villa Montalvo. “Due note – ha scritto il sindaco – l’ufficio postale di San Donnino aprirà, come comunicato ufficialmente da […]

CAMPI BISENZIO – L’ufficio postale di San Donnino riaprirà il 3 settembre. Lo ha annunciato il sindaco Emiliano Fossi su Facebook, aggiungendo anche alcune considerazioni sulla questione della “Festa del sacrificio” della comunità islamica a villa Montalvo.

“Due note – ha scritto il sindaco – l’ufficio postale di San Donnino aprirà, come comunicato ufficialmente da Poste (che è un soggetto privato e non di proprietà del comune), il 3 settembre. C’è stato uno slittamento rispetto alla data iniziale perché sono stati necessari una nuova tranche di lavori rispetto a quelli già fatti.  Ma l’ufficio postale, come sempre detto da Poste, riaprirà. Cade quindi nell’ennesima figuraccia quelle parte politica che ha provato (facendo un buco nell’acqua) a utilizzare la falsa notizia della ‘chiusura per sempre’ delle poste in campagna elettorale a solo scopo di racimolare un po’ di voti in più e che prova a rilanciare questo tema stantio ancora oggi. La campagna elettorale è terminata ma qualcuno non se ne è accorto, pazienza chi è causa del suo male pianga se stesso“.

Sulla giornata di preghiera a villa Montalvo della comunità islamica, ha scritto:  “Provando ad imitare male i loro epigoni nazionali qualcun’altro ha provato a trasformare la mattinata di preghiera della comunità islamica di Campi (cosa che viene fatta ogni anno da anni) a Villa Montalvo in una fake news dove si diceva che ci sarebbero stati sacrifici animali. Questi maldestri imitatori non solo non sanno che sarebbe vietata la cosa e che naturalmente il comune mai permetterebbe uno scempio simile ma non hanno la benché minima conoscenza delle cose. Non sanno che si tratta di un ora e poco più di preghiera (come puntualizzato in modo ineccepibile dal rappresentante della comunità stessa) e che in questi anni è stato costruito un rapporto di grande collaborazione con quella comunità. Insomma Campi è un’altra cosa e qualcuno fa finta o non vuol capire. Peggio per lui”.