“Letterappenninica” dal 2 al 4 agosto, per vivere la montagna

FIRENZE – Per una volta (speriamo non sia l’unica), pur vivendo e lavorando nella Piana, vogliamo, voglio parlare di montagna. Meno male. Con più motivi per farlo. Intanto perché la montagna, per chi scrive, ha un valore assoluto, imprescindibile. Secondariamente perché alcuni dei protagonisti dell’iniziativa di cui vogliamo parlarvi, li conosciamo di persona e li […]

FIRENZE – Per una volta (speriamo non sia l’unica), pur vivendo e lavorando nella Piana, vogliamo, voglio parlare di montagna. Meno male. Con più motivi per farlo. Intanto perché la montagna, per chi scrive, ha un valore assoluto, imprescindibile. Secondariamente perché alcuni dei protagonisti dell’iniziativa di cui vogliamo parlarvi, li conosciamo di persona e li apprezziamo. Infine perché le montagne dell’Appennino hanno un loro fascino, sicuramente non trascurabile, e negli ultimi anni sono salite in modo considerevole nell’indice di gradimento di chi invece vive qui nella Piana.

Stiamo parlando di “Letterappenninica”, la rassegna itinerante nei borghi e nei luoghi della montagna pistoiese, e “Tutt’acurve”, il libro curato da Cesare Sartori, per raccontare storie e leggende salendo lungo le statali 66 della Lima e 12 dell’Abetone. Entrambe, infatti, sono state presentate oggi, martedì 30 luglio, a Firenze al Palazzo del Pegaso. I riflettori si sono quindi accesi su “Cibo delle Terre Alte: un viaggio nel dialetto del gusto”, il tema dell’edizione 2019 di ‘Letterappenninica’, attorno al quale ruotano gli eventi dal 2 al 4 agosto, per ricostruire il mondo e il linguaggio della montagna. “Da persona con mezzo cuore montanaro posso dire che la montagna è spesso immaginata come luogo di solitudine e riflessione, ma non lo è affatto, – ha detto il consigliere regionale Massimo Baldi – la montagna è luogo di incontro, di intelligenza, di sapere altro, capace di mostrare l’umanità più moderna e profonda”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il consigliere Marco Niccolai che, ringraziando organizzatori e curatori della manifestazione, ha parlato di “evento di livello che contribuisce a promuovere il territorio dal punto di vista culturale, storico e turistico, segno di luoghi vitali e ricchi che non sono ripiegati sulle loro difficoltà”.

“Letterappenninica – ha aggiunto il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani – valorizza la Toscana diffusa, racconta la vitalità dei piccoli borghi ed è una iniziativa pilota per tutta la regione, per tutti e 273 i Comuni, cuori pulsanti e specchio di realtà dai tanti stimoli e suggestioni”. Da qui l’excursus storico e le emozioni legate ai luoghi, fino ad arrivare alla più bella e moderna strada, non oltre la pendenza dell’11 per cento, che va dall’Abetone al Brennero, per un “respiro mitteleuropeo”.

In tale contesto si inserisce bene ‘Letterappenninica’ che, come sottolineato dal presidente dell’associazione Federico Pagliai, “nasce per tutelare il valore ambientale, ma soprattutto per dare vita a una coscienza appenninica, capace di aprire gli occhi sul senso di appartenenza e di identità, costruito in rete e in sinergia”. Caratteristiche anche del libro “Tutt’acurve”, “che ha come valore aggiunto la coralità: 24 autori e 45 racconti per salvare la memoria e invitare la gente in montagna, dove ci si incontra e si sta bene”.

La rassegna – attraverso incontri, libri, degustazioni, laboratori nei borghi, nei boschi e negli edifici storici del territorio – propone un viaggio dove i paesi e le piazze restano protagonisti: da Maresca a Spignana, da Piteglio a La Casina dell’Abetone. Ricco, come sempre, il programma di incontri – con la partecipazione di scrittori ed esperti – per una rassegna che in cinque anni di vita ha messo insieme 130 eventi disseminati in molte frazioni, anche minuscole, del crinale tosco emiliano a cavallo delle province di Bologna, Modena e Pistoia.

Per informazioni www.letterappenninica.it