Confartigianato Trasporti: “Situazione insostenibile alla motorizzazione civile”

SESTO FIORENTINO – Disservizi alla motorizzazione civile, dai tempi di attesa, agli orari di apertura e allo stato della struttura: li sottolinea Confartigianato Trasporti. “E’ da tanto tempo che solleviamo a ogni livello l’insostenibile situazione in cui versa la motorizzazione civile di Firenze e Prato. Purtroppo siamo inascoltati e chi dovrebbe risolvere le questioni non […]

SESTO FIORENTINO – Disservizi alla motorizzazione civile, dai tempi di attesa, agli orari di apertura e allo stato della struttura: li sottolinea Confartigianato Trasporti. “E’ da tanto tempo che solleviamo a ogni livello l’insostenibile situazione in cui versa la motorizzazione civile di Firenze e Prato. Purtroppo siamo inascoltati e chi dovrebbe risolvere le questioni non pare interessato a fornire un servizio civile ai cittadini e alle imprese” dice Roberto Tegas, Presidente di Confartigianato Trasporti Firenze e Toscana e vice Presidente nazionale, sulla situazione della motorizzazione civile.

“I disservizi più eclatanti – puntualizza Tegas – sono i lunghissimi tempi di attesa per le revisioni o anche solo per richiedere informazioni, almeno 2 ore, per non parlare di un call center che è praticamente inesistente. Le chiamate sono sottoposte a un rimbalzo di linea continuo dove non c’è mai nessuno in grado di fornire risposte utili o anche minime informazioni. In pratica il cittadino non ha mai mai modo di parlare con qualcuno che abbia responsabilità e/o competenze necessarie”. Non va meglio, secondo Tegasi, agli autotrasportatori che dovebbero avere un giorno di ricevimento dedicato “ma puntualmente il martedì, ogni martedì, non c’è neanche una persona a ricevere il pubblico”. Altro problema secondo l’associazione di categoria è la lista di attesa per le revisioni di autotreni: “A volte la prenotazione è a 7 mesi oltre la scadenza, assurdo”.

Ma la lista è lunga. Altro disservizio riguarda l’esame di guida. “Ormai le assegnazioni della motorizzazione sono calate al 15% dei fogli rosa esaminabili – continua Tegas – ovvero alcuni allievi non avranno neanche una possibilità d’esame, al contrario di quanto previsto dall’articolo 121 del Codice della Strada che parla di due possibilità per candidato. Il cittadino dovrà quindi spendere altri soldi per ripresentare un’altra domanda alla motorizzazione, accollandosi le spese del disservizio e aspettando altri 6 mesi per fare un’altra prova”.

Un problema di organizzazione generale, che si riflette sui cittadini. “Basta vedere il modo in cui le autoscuole sono costrette a lasciare le proprie pratiche. Abbandonate in delle feritoie non controllate e senza poter avere una ricevuta di consegna, così se vengono perse la colpa non è di nessuno e le spese saranno a carico dell’autoscuola”. Non da ultimi i bagni per il pubblico, “indecenti”.

“E’ evidente che c’è uno scollegamento totale tra chi dovrebbe dirigere e chi dovrebbe fornire i servizi allo sportello. Manca il personale sia per numero sia per qualità professionale. Abbiamo bisogno di più tecnici e di meno burocrati, perché è proprio questa burocrazia eccessiva e inefficiente che sta uccidendo giorno dopo giorno il nostro settore” conclude il Presidente di Confartigianato Trasporti Firenze e Toscana e vice Presidente nazionale .