Filca-Fit Cisl: “Far ripartire la Toscana, realizzando le opere e le infrastrutture previste”

FIRENZE – Far ripartire la Toscana, realizzando le opere e le infrastrutture previste. E’ questo “l’appello” lanciato da Stefano Boni e Simona Riccio, rispettivamente segretario generale Fit Cisl Toscana e segretaria generale Filca Cisl Regionale Toscana. Un appello che guarda alla nostra regione e alle infrastrutture che le servono. “Sembra che l’accordo per riaprire i […]

FIRENZE – Far ripartire la Toscana, realizzando le opere e le infrastrutture previste. E’ questo “l’appello” lanciato da Stefano Boni e Simona Riccio, rispettivamente segretario generale Fit Cisl Toscana e segretaria generale Filca Cisl Regionale Toscana. Un appello che guarda alla nostra regione e alle infrastrutture che le servono. “Sembra che l’accordo per riaprire i lavori per la Tav di Firenze sia alle porte: dopo l’amministrazione controllata del gruppo Condotte che aveva acquistato nel frattempo la società Nodavia, capofila del consorzio che si era aggiudicata i lavori per la realizzazione sia del tunnel che della stazione Foster, – spiegano in una nota – Rfi, committente dei lavori, appartenente al Gruppo FS, è scesa direttamente in campo costituendo una società di scopo controllata al 100% dalla stessa, Infrarail Firenze, per realizzare il progetto del passante ferroviario AV di Firenze compresa la realizzazione della nuova stazione AV di Firenze Belfiore”.

“L’accordo – continuano – dovrebbe essere firmato in questi giorni, prevedendo il passaggio delle competenze e delle attività da Nodavia a Infrarail Firenze srl, compresi gli attuali dipendenti, circa 40, con il mantenimento del contratto di lavoro, quello degli edili e con la garanzia anche del mantenimento del posto di lavoro. Una buona notizia che rimette al centro lo sviluppo del territorio fiorentino con l’integrazione delle tramvie e lo sviluppo del traffico dei treni regionali”.

“L’auspicio è che si apra una fase nuova di dialogo con tutti i soggetti portatori di interessi ma che, allo stesso tempo, si proceda speditamente alla realizzazione dell’opera che non può essere messa in discussione se non per i metodi, i materiali usati e le tecnologie oggi molto più avanzate rispetto al progetto originale che risale a una ventina di anni fa. In questo particolare momento, ancora di più, la Toscana ha bisogno di ripartire dalle infrastrutture perché senza investimenti pubblici su questo fronte, lo sviluppo e la messa in sicurezza delle opere e del nostro territorio non potrà avvenire. Le risorse ci sono e immediatamente spendibili, bisogna però accelerare la realizzazione delle opere già finanziate, proprio per limitarne gli effetti del blocco a causa del Covid-19”.

“Con la Regione Toscana, – concludono – ormai da tempo si è avviato un confronto positivo e costruttivo, vedi il patto per lo sviluppo, ma crediamo che ora sia il tempo di passare dalle parole ai fatti; dare immediatamente avvio alle opere e creare migliaia di posti di lavoro, ammodernare la Toscana e il Paese, creare opportunità e futuro per i giovani”.